LAMEZIA TERME Fanno più male le “frecciatine” di chi si conosce a fondo, che le stoccate degli avversari politici. Deve averlo senz’altro pensato Alfredo D’Attorre, deputato del Pd e già commissario calabrese del partito, che – suo malgrado – è stato protagonista indiretto di un singolare teatrino durante la trasmissione “Un giorno da pecora” di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
“Indiretto” perché trascinatrice indiscussa è stata la compagna, Sara Manfuso, che, intervistata telefonicamente mentre il deputato era in studio, si è sentita in dovere di svelare alcuni retroscena sulla loro vita personale e sulle sue preferenze. Per quanto riguarda le seconde, la Manfuso ha dichiarato di avere più in simpatia i «grandi comunicatori», tanto da considerare il premier Matteo Renzi «più bello» del povero D’Attorre, per quanto alla Manfuso il deputato del Pd, sono sue parole, non dispiaccia.
D’Attorre non ne esce comunque bene nonostante il contentino perché, ha proseguito la compagna, «è più noioso di come appare, e spesso urla contro la tv». Affermazioni che «Alfredo», cui comunque è stata accordata una buona dose di intelligenza, ha gestito con imbarazzo e con risatine un po’ isteriche, ma chi sa se le ha davvero digerite.
z. b.
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