LAMEZIA TERME Il presidente Pietro Ciucci, 65 anni alla guida della più importante società delle infrastrutture viarie del Paese dal 2006 non ha dubbi: il lavori sul viadotto Italia devono ripartire nel più breve tempo possibile. Soprattutto in vista dell’arrivo della stagione estiva che riversa milioni di utenti sull’A3. Ma è sull’intera viabilità della regione che Ciucci, che è anche amministratore delegato da due anni dell’Anas, traccia una sorta di report degli interventi che la società intende portare avanti. Alcuni cantieri per la verità aperti ormai da diversi lustri e che impediscono alla Calabria di essere una regione “normale”. Anche per questo nei giorni scorsi il Corriere della Calabria ha lanciato l’hashtag #liberiamolacalabria.
Presidente, la situazione in Calabria a seguito del crollo del viadotto è divenuta insostenibile. Cosa sta facendo l’Anas per rimediare?
«L’Anas è impegnata con determinazione da un lato nella prosecuzione dei lavori del macrolotto tra Laino Borgo e Campotenese e dall’altro nella gestione della viabilità sui percorsi alternativi. Inoltre sta prestando la massima collaborazione alla magistratura. Infatti come è noto il 9 marzo scorso la Procura di Castrovillari ha nominato due consulenti per la verifica della sicurezza strutturale dell’impalcato e della pila di sostegno del viadotto Italia, ai quali l’Anas in queste settimane ha fornito tutta la documentazione richiesta, svolgendo un’azione quotidiana di sorveglianza e di sollecito nei confronti del contraente generale, responsabile dei lavori di costruzione. Il nostro impegno è intenso e costante al fine di ottenere l’autorizzazione di accesso ai luoghi e consentire tutte le attività necessarie di indagine e di valutazione e gli interventi di esecuzione dei lavori. Nel periodo dell’esodo pasquale i presidi del personale dell’Anas sono stati potenziati, per garantire ogni tipo di assistenza agli utenti e per limitare al massimo i disagi alla circolazione, soprattutto sul percorso alternativo tra Laino Borgo e Mormanno».
Quanto tempo ancora dovremmo aspettare per la ripresa della viabilità su questo tratto di autostrada?
«L’Anas, ben consapevole dell’importanza dell’autostrada A3, quale principale via di collegamento del Mezzogiorno oltre che tra le due regioni Calabria e Basilicata, auspica la conclusione delle verifiche e il dissequestro dell’area nel più breve tempo possibile, sempre nel pieno rispetto del lavoro della magistratura. L’obiettivo è quello di riaprire quanto prima il tratto autostradale, con eventuali limitazioni di velocità ed altri accorgimenti che dovessero essere ritenuti necessari, e nel contempo procedere agli interventi di riparazione del pilone per consentire il passaggio degli automobilisti in piena sicurezza».
La commissione interna di inchiesta sull’incidente è arrivata a qualche conclusione su quanto accaduto?
«La commissione sta svolgendo tutti gli accertamenti necessari e sta procedendo all’acquisizione della documentazione tecnica, compatibilmente con le esigenze dell’Autorità Giudiziaria».
Anche sulle altre due strade di grande comunicazione, la statale tirrenica e la jonica, la situazione non è felice. Tra l’altro la 18 è colpita fortemente dall’erosione costiera. L’Anas cosa sta facendo per queste importanti arterie stradali?
«L’intera tratta della statale 18, che in gran parte della sua estensione rappresenta una valida alternativa all’autostrada A3, viene costantemente “monitorata” da parte del personale di sorveglianza dell’Anas, in collaborazione con le forze di Polizia presenti sul territorio. Per quanto riguarda le attività in corso, bisogna evidenziare che sull’arteria sono stati attivati e completati nel corso del triennio 2011-2014 una serie di interventi manutentivi ordinari e straordinari per importi di oltre 6 milioni di euro, che hanno riguardato in particolare rifacimenti della sovrastruttura stradale, la pulitura delle opere idrauliche e delle opere in verde e la manutenzione delle opere in galleria. Inoltre, per l’anno in corso sono previsti lavori di manutenzione straordinaria per un importo complessivo di circa 1 milione di euro (inseriti nel cosiddetto Decreto del fare),interventi a giunti e solette per un importo complessivo di 1,4 milioni di euro (previsti dalla legge di stabilità 2014) e infine un’attività di monitoraggio costante dello stato dei ponti e viadotti lungo l’intera statale. Le stesse attività e gli interventi di manutenzione vengono programmati e periodicamente effettuati anche sulla statale 106 “Jonica”. Per i problemi derivanti dall’erosione della costiera sulla statale 18, l’Anas ha attuato nel corso degli ultimi tre anni interventi finalizzati alla protezione del corpo stradale per un importo di circa 1,2 mln di euro che hanno consentito, anche se con periodiche limitazioni della circolazione, di non interrompere il traffico lungo l’arteria. Inoltre l’Anas si è fatta promotrice, nelle opportune sedi istituzionali (Prefetture e uffici regionali), di incontri finalizzati a trovare una definitiva soluzione del fenomeno di erosione della costiera. Ulteriori interventi sono inseriti nel piano quinquennale di intervento Anas 2015-2019».
Complessivamente cosa state mettendo in campo per risolvere la questione viabilità della Calabria?
«Nella regione Calabria, l’Anas gestisce una rete stradale di quasi 1.400 km compreso il raccordo autostradale di Reggio Calabria, ai quali vanno aggiunti i 294 km della tratta calabrese della A3. La Calabria è una delle regioni nelle quali l’Anas ha in corso la maggior quota di investimenti dedicati sia alle nuove costruzioni che alle attività di manutenzione. Il totale di investimenti complessivi per lavori realizzati, in corso e di prossimo avvio, a partire dal 2006, è di oltre 2,6 miliardi di euro sulla rete ordinaria e di quasi 3,7 miliardi di euro per la sola tratta calabrese della A3, per un totale complessivo di 6,3 miliardi di euro».
Ma la Salerno-Reggio doveva essere completata da tempo. Di annunci in tal senso ne avete fatto tanti.
«Il nostro primo obiettivo è completare le opere in corso. Siamo a buon punto. I cantieri della A3 partiti dopo la legge obiettivo sono stati sostanzialmente ultimati alla fine del 2014, salvo modesti lavori di completamento, e possiamo contare su ben 355 km di nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, su 443 totali. Al momento sono in corso solo i lavori nel macrolotto 3.2 tra Laino Borgo e Campotenese, avviati a giugno 2014 e che riguardano ben 20 km. Altri 10 km di autostrada saranno sottoposti a lavori di «restyling», nel tratto finale fino a Reggio Calabria; 6 km (tratto tra il viadotto Stupino ed Altilia) sono finanziati dalla Legge di Stabilità 2014, con gara in corso; 10 km (tratto tra lo svincolo di Rogliano e il viadotto Stupino) sono finanziati con il Decreto legge “Sblocca Italia” e sono di prossimo avvio; e infine 42 km sono da finanziare».
E la famigerata 106?
«Per quanto riguarda la realizzazione della nuova 106 “Jonica”, sono attualmente in corso i lavori relativi al Megalotto 1 (Locri), alla variante di Roccella Jonica e di Marina di Gioiosa Jonica, per un’estesa complessiva consecutiva di 24 km ed un investimento di 485 milioni di euro. È poi stato affidato ed è in corso la progettazione definitiva ed esecutiva del Megalotto 3 (Sibari – Roseto Capo Spulico) per una estesa di 38 km ed un investimento di oltre 1,2 miliardi di euro (di cui finanziati 700 milioni). Oltre agli interventi indicati, al fine di migliorare il livello di sicurezza della esistente SS 106, soprattutto in prossimità dei centri abitati, è prevista – ed in parte già in fase di esecuzione – la realizzazione di ben 41 interventi di miglioramento degli incroci a raso esistenti mediante rotatorie o svincoli a livelli sfalsati, per un investimento compless
ivo di oltre 70 milioni di euro».
E qual è lo stato dei collegamenti trasversali tra le maggiori arterie della Regione?
«La realizzazione dei collegamenti trasversali tra l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3) e la strada statale 106 “Jonica” è di particolare importanza. Partendo da nord il primo collegamento trasversale, che consentirà di dare continuità tra le infrastrutture del versante Tirrenico e del versante Ionico, è costituito dalla strada statale 534 che unisce Firmo (A3) a Sibari (strada statale 106). La consegna dei lavori dell’intervento (circa 91 milioni di euro) è avvenuta nel mese di novembre 2014 e l’ultimazione è prevista per il mese di dicembre 2015. Procedendo verso sud è in fase di completamento il collegamento trasversale tra Lamezia (A3) e Catanzaro (strada statale 106), per un importo di 33 milioni di euro. L’intervento è compreso nei più ampi lavori del Megalotto 2 della strada statale 106, di cui l’asse principale tra Squillace e Simeri Crichi è stato già da tempo aperto al traffico. Sulla “Trasversale delle Serre” sono in corso lavori su circa 25 km, di cui già aperti al traffico 16 km (compresi 7 km per la bretella di collegamento con il comune di Serra S. Bruno), per un importo di 171 milioni di euro; l’apertura al transito dei restanti 9 km è prevista entro metà 2015. E’ stato recentemente consegnato un ulteriore lotto, dell’importo per lavori di circa 21,6 milioni di euro, che interessa il collegamento tra la A3 Salerno-Reggio Calabria, in corrispondenza dello svincolo Serre, e il viadotto Scornari e quello tra la località Cimbello e il bivio Montecucco, per una estesa complessiva di 6,3 km. Inoltre è in corso di aggiornamento il progetto riguardante la bretella di 1,5 km per Petrizzi, dell’importo di circa 10 milioni di euro. È in fase di completamento sulla statale 182 Trasversale delle Serre la realizzazione del tratto di collegamento tra la strada provinciale per Argusto e lo svincolo di Gagliato, in provincia di Catanzaro per una lunghezza di 2,6 km. Le opere realizzate sul tratto sono, oltre allo svincolo, 6 viadotti e una galleria naturale. La conclusione dei lavori è prevista entro la prossima estate. Per il completamento dell’intero progetto della SS 182 “Trasversale delle Serre” occorrono circa 359 milioni di euro. Di questi nel Piano Nazionale per il Sud sono stati previsti gli importi per le progettazioni degli interventi per un totale di circa 5,8 milioni di euro».
Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it
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