CATANZARO Ammonta a 129 milioni di euro il totale dei beni sequestrati dalla Guardia di finanza in Calabria, nel corso del 2014, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa. È quanto emerge dal consuntivo dell’attività svolta dalle Fiamme gialle nella regione. Durante lo scorso anno, si evidenzia nel rapporto, «sono state sviluppate investigazioni estese a tutti i reati fiscali, economici e finanziari, procedendo, inoltre, a interessare l’autorità giudiziaria con proposte di sequestro per equivalente (per 129 milioni di euro), finalizzate alla successiva confisca dei beni nella disponibilità dei responsabili dei più gravi reati tributari, allo scopo di assicurare un effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte all’erario».
Nel quadro del contrasto all’evasione rientra anche la lotta all’economia sommersa, «finalizzata – si sottolinea – non solo al recupero delle risorse sottratte ai bilanci pubblici ma anche a contrastare i fenomeni illeciti connessi a questo fenomeno, quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina (260 i datori di lavoro individuati quali utilizzatori di manodopera in nero e irregolare) o la produzione e il commercio di articoli con marchi contraffatti o insicuri, nonché ad aggredire i grandi patrimoni e le ricchezze accumulate da chi sfrutta la manodopera irregolare».
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