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Sanità, Anaao all'attacco: «Scura si comporta da politico»

CATANZARO Scura si limiti a fare il tecnico e non il politico. È l’invito lanciato al commissario alla Sanità dal segretario aziendale dal consigliere nazionale dell’Anaao-Assomed Gianluigi Scaffid…

Pubblicato il: 13/04/2015 – 11:10
Sanità, Anaao all'attacco: «Scura si comporta da politico»

CATANZARO Scura si limiti a fare il tecnico e non il politico. È l’invito lanciato al commissario alla Sanità dal segretario aziendale dal consigliere nazionale dell’Anaao-Assomed Gianluigi Scaffidi. Il rappresentante dell’associazione medici dirigenti ha inviato una lettera sia a Scura, sia al presidente della Regione Mario Oliverio. Scaffidi sottolinea l’assoluta incompatibilità del nuovo decreto che riorganizza la rete ospedaliera con il provvedimento della giunta regionale che istituisce l’Asor, l’Azienda unica regionale. Una divergenza di piani non di poco conto. «Poiché è solare – aggiunge Scaffidi rivolto a Scura – che il suo decreto contrasta apertamente con il progetto di Azienda unica regionale sono certo che il tavolo ex Massicci, ancorché informalmente, le avrà chiesto conto di tale impasse. Non mi interessa conoscere la sua risposta che, ritengo, il dirigente generale facente funzioni del dipartimento presente alla riunione avrebbe il dovere di riportare all’organismo da cui dipende e da cui è retribuito specie laddove si profila un gravissimo conflitto tra organismi regionali democraticamente eletti e legittimati ad assumere decisioni di riassetto istituzionale (nella fattispecie del servizio sanitario regionale) e commissario ad acta che non ha alcuna legittimazione a ciò. La sua risposta è nei fatti ed è chiarissima. Infatti, pur essendo a conoscenza del progetto già formalmente adottato dalla giunta di istituire l’Azienda unica regionale, lei ha decretato, in fretta e furia quanto mai inspiegabili, la riorganizzazione tecnica del servizio sanitario regionale sul modello delle 9 Aziende».

«Da tale atto – continua Scaffidi – nasce una immediata riflessione. Il suo incarico di commissario ad acta, come attestato anche dalla delibera di nomina del Consiglio dei ministri, non le assegna un ruolo politico bensì un ruolo meramente tecnico. Ciò significa che lei non ha alcuna legittimazione né titolo a scegliere (o impedire) il riassetto istituzionale del servizio sanitario calabrese deciso dall’unico organismo a ciò deputato ma ha esclusivamente il ruolo di riorganizzatore tecnico. Pertanto, se chi ha democraticamente ottenuto il mandato di amministrare la Regione Calabria ha già deciso di modificare l’assetto del servizio sanitario, lei ha il dovere, consequenziale, di non porre in atto azioni tese a complicare o impedire tale riassetto quand’anche, secondo una sua dichiarazione, il modello di riassetto non fosse da lei condiviso».
«La sua idea in merito al riassetto – prosegue il dirigente Anaao – è assolutamente ininfluente e lo dico non per mancanza di rispetto verso la sua persona ma perché – ripeto – lei è un tecnico paracadutato dal governo e non ha alcuna prerogativa di tipo politico. Per inciso, non le sfuggirà che nello stesso governo che ha proceduto alla sua nomina un tal Renzi e un tal Gutgeld sostengono linee di riassetto istituzionale del servizio sanitario nazionale che rivelano l’assoluta coerenza a esse del progetto già deliberato dalla giunta calabrese. Ove non conoscesse le idee di Renzi e Gutgeld provi a dare un’occhiata alla proposta di Def adottata dal Consiglio dei ministri».
«Poiché – conclude Scaffidi – con l’emanazione del decreto 9 del 2015 lei ha dimostrato di non tenere in alcun conto il progetto della Regione e poiché le norme del Piano di rientro prevedono che in caso di provvedimenti regionali interferenti con il piano di rientro il commissario ad acta debba attivare la procedura di revoca di tali provvedimenti si profila, ove lei non intenda congelare il decreto 9 fino all’istituzione dell’Azienda unica regionale, la revoca della legge che il consiglio regionale emanerà riguardo il riassetto del servizio sanitario regionale. Un’altra puntata di “Scherzi a parte”? Al fine di evitare che si continui a giocare con la sanità dei calabresi, la invito a congelare formalmente l’attuazione del decreto 9. Laddove lei dovesse continuare ad agire autonomamente senza tenere in alcun conto ragioni e motivi espressi dalle istituzioni regionali e da quanti ne hanno titolo e diritto, invito il presidente Oliverio a congelare l’attuazione del decreto 9 attraverso gli attuali commissari straordinari delle Aziende».

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