VIBO VALENTIA La Guardia di finanza «mira a tutelare l’economia legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti ed in tale alveo si sono sviluppate le attività investigative, informative e divulgative poste in essere» a Vibo Valentia dalle Fiamme Gialle. Nel bilancio annuale si sottolineano i diversi ambiti in cui i militari sono stati impegnati. E il dato che appare quello della spesa pubblica. Per quanto riguarda i controlli nel comparto delle prestazioni sociali agevolate e dei ticket sanitari sono state riscontrate irregolarità – si spiega – nel 90% casi dei casi esaminati. Sono stati complessivamente segnalati all’autorità giudiziaria 40 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione ed all’autorità contabile 26 soggetti per danni erariali quantificati in circa 9 milioni di euro. Nell’ambito del contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa sono state effettuate 249 tra verifiche e controlli ai fini delle Imposte dirette, dell’Iva ed altri tributi, nonché 2.443 controlli sul rilascio di scontrini/ricevute fiscali e trasporto delle merci su strada (rilevato oltre il 40% di irregolarità nel rilascio dello scontrino/ricevuta fiscale); sono stati denunciati 26 responsabili di frodi e reati fiscali, nonché scoperti 17 evasori totali e 3 paratotali e 75 lavoratori irregolari di cui 58 completamente in nero (22 i datori di lavoro verbalizzati per utilizzo di manodopera irregolare ed in nero).
Le Fiamme gialle di Vibo Valentia spiegano che in termini di concretezza per l’effettivo recupero dei tributi evasi sono state avviate procedure di sequestro patrimoniale nei confronti dei responsabili di reati tributari per 5 milioni di euro con riferimento a cui sono già stati eseguiti provvedimenti per 2,3 milioni euro, nella forma del sequestro per equivalente, risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti. Sono state proposte, altresì, misure cautelari amministrative per oltre 11 milioni di euro. Nel settore della Vigilanza sulla Spesa Pubblica, dove l’utilizzo corretto dei finanziamenti, con l’accentuarsi della crisi economica, assume sempre più valenza strategica, soprattutto in territori economicamente fragili quali quelli del vibonese, sono state effettuate 34 attività ispettive nel comparto delle Frodi nella richiesta/percezione di risorse a carico del bilancio dell’Unione Europea che hanno consentito di deferire all’Autorità giudiziaria 35 responsabili, di cui 8 in stato di arresto, in relazione a contributi indebitamente percepiti/richiesti quantificati in oltre 6,5 milioni di euro. Sono stati altresì effettuati sequestri per oltre 30 milioni di euro.
Nell’ambito di 12 attività ispettive condotte per contrastare le frodi in materia di incentivi nazionali sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 17 responsabili, di cui 6 in stato di arresto (i contributi indebitamente percepiti/richiesti, in questo caso, ammontano ad oltre 3,4 milioni di euro). Sono stati, altresì, effettuati 4 controlli in materia di appalti pubblici al termine dei quali sono stati deferiti all’A.g. 13 responsabili, in relazione all’assegnazione irregolare di somme per circa 3 milioni di euro (valore degli appalti controllato pari a 8.633.300 di euro). In materia di tutela della spesa sanitaria a seguito di 2 controlli e di frodi accertate per 4,5 milioni di euro sono stati tratti in arresto 4 responsabili. Per quanto riguarda i controlli nel comparto delle prestazioni sociali agevolate e dei ticket sanitari sono state riscontrate irregolarità nel 90% casi dei casi esaminati. Sono stati complessivamente segnalati all’Autorità giudiziaria 40 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione ed all’Autorità contabile 26 soggetti per danni erariali quantificati in circa 9 milioni di euro.
Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i reparti dipendenti al fine di assicurare la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’erario e di preservare la correttezza del mercato hanno effettuato 10 interventi, sequestrando 6.327 chili di prodotti energetici, mentre nella lotta al gioco illegale svolta nell’ambito della più generale azione condotta dal Corpo contro l’evasione fiscale e gli interessi economici della criminalità, i reparti dipendenti autonomamente o congiuntamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno effettuato 10 interventi e verbalizzato 9 soggetti. Anche l’impegno a tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori è stato costante, attraverso la lotta alla contraffazione, la tutela del made in Italy ed il contrasto alla commercializzazione di prodotti non sicuri e dannosi per la salute del cittadino. Le decine di controlli svolti, anche con il supporto del Sistema Informativo Anti Contraffazione (SIAC), posto ad ausilio delle attività operative effettuate dai Reparti del Corpo e dalle altre forze di Polizia, hanno consentito di sequestrare migliaia di prodotti contraffatti e/o poco sicuri e circa 2.300 Kg di prodotti agroalimentari nonché di deferire alle competenti Autorità 8 persone per violazioni penali e 12 per illeciti amministrativi.
Nell’ambito della tutela del mercato dei capitali sono state approfondite 65 segnalazioni di operazioni sospette ed effettuate ispezioni e controlli antiriciclaggio rilevando violazioni di carattere penale ed amministrativo. Il riciclaggio accertato ammonta a circa 200.000 euro, mentre in materia di reati fallimentari, nel corso di 5 interventi, sono stati denunciati 10 soggetti ed effettuati sequestri per oltre 115mila euro. Molto efficace è stata l’azione di contrasto alla criminalità organizzata, in una provincia connotata dalla presenza di forti consorterie criminali con ramificazioni in altre regioni del Paese. In tale ambito, in applicazione della normativa antimafia, sono stati condotti 52 accertamenti che hanno interessato 53 soggetti (29 persone fisiche e 24 giuridiche) e consentito di proporre per il sequestro e successivamente sequestrare beni per 45 milioni di euro nonché di effettuare confische per 4 milioni di euro.
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