CATANZARO Ha spezzato in due il Paese il crollo della campata del viadotto “Italia” dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, di competenza Anas, tra le uscite di Laino Borgo e Mormanno, in provincia di Cosenza. Un episodio dai risvolti tragici, su cui indaga la Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha provocato la morte di un operaio romeno, Adrian Miholca, di 25 anni, impegnato ad effettuare i lavori di demolizione. Dopo il crollo della campata, pero’, i detriti sono finiti sul pilone di sostegno del viadotto parallelo sul quale si circolava regolarmente. E, per questa ragione, la magistratura ha disposto il sequestro di tutta la struttura, evidenziando la mancanza della “certezza della sicurezza”. Per gli automobilisti, a distanza di 40 giorni e dopo i pesanti disagi registrati in occasione delle festività pasquali, il risultato è un’odissea che si ripropone tra code e deviazioni sulla viabilità locale, del tutto incapace di reggere l’urto di migliaia di mezzi. L’unica alternativa a lunga percorrenza, inoltre, rimane la strada statale 18, arteria utilizzata prima della realizzazione dell’autostrada, la cui inadeguatezza, pero’, è stata aggravata da ulteriori problemi e chiusure sopravvenute in seguito ai danni del maltempo delle ultime settimane. Attualmente sul viadotto “Italia”, inserito nel macrolotto 3.2 della nuova A3 Salerno-Reggio Calabria, sono in corso le verifiche di staticità autorizzate dai magistrati e che andranno avanti per diversi giorni. Al termine, la società Italsarc, contraente generale, presenterà una relazione sugli esiti dei controlli e qualora questi dovessero essere positivi la Procura potrà disporre il dissequestro del viadotto per consentire l’inizio dei lavori di messa in sicurezza in vista della riapertura al traffico del tratto tuttora off-limits.
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