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Ciucci? Chi era costui?

Sepolto dal ridicolo. Travolto dai viadotti frananti. Stroncato dagli impegni assunti con la stessa regolarità con il quale li ha disattesi, finalmente abbandona il campo quel Piero Ciucci che dell…

Pubblicato il: 15/04/2015 – 9:35
Ciucci? Chi era costui?

Sepolto dal ridicolo. Travolto dai viadotti frananti. Stroncato dagli impegni assunti con la stessa regolarità con il quale li ha disattesi, finalmente abbandona il campo quel Piero Ciucci che dell’Anas è stato tutto tranne che il traghettatore da società di programmazione a fabbrica di appalti dalla trasparenza dubbia.
Se la Regione Calabria decidesse di istituire un albo dei suoi massacratori, a Ciucci toccherebbe un posto d’onore perché pochi come lui hanno contribuito a renderla più marginale, più povera, più depredabile e persino più pericolosa. Ha avuto ottimi partner in loco, certamente, ma lui si è impegnato a fondo, tra un catering e l’altro e tra un nastro tagliato ed una inaugurazione presieduta.
Una data a caso: 11 aprile 2013. Un secolo fa per la politica calabrese che, alla vigilia di elezioni al comune di Catanzaro, si ritrovava attorno al carro del centrodestra che in quandt a “gioiosa macchina da guerra” poco aveva da invidiare a quella sognata da Achille Occhetto.
A distribuire il “verbo”, e i pasticcini, c’erano il fu governatore Giuseppe Scopelliti ed il fu pigliatutto dell’Anas Piero Ciucci. Si inaugurava un lotto della “nuova” Statale 106 nel tratto che attraversa il catanzarese. Si completava l’asse principale di 17 km fino allo svincolo di Simeri Crichi. Presenziavano, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti; il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro; il sindaco del Comune di Catanzaro, Sergio Abramo, il sindaco del Comune di Borgia, Francesco Fusto, il sindaco del Comune di Squillace, Guido Rhodio; il sindaco del Comune di Stalettì, Pantaleone Narciso; il Capo Compartimento Anas S.p.A. per la Calabria, Vincenzo Marzi. Il nuovo tratto era un segmento dei lavori del 2° Megalotto, lungo circa 17 km, compreso tra lo svincolo di Squillace e lo svincolo di Simeri Crichi, di cui già era stato aperto al traffico un primo tratto funzionale di circa 12 km a novembre del 2011.
E sentite il Ciucci imbonitore cosa affidava agli avidi ed inzuccherati notes dei cronisti presenti: «Il tratto che oggi inauguriamo, riveste un ruolo strategico sia nell’ambito del sistema dei trasporti e dei collegamenti regionali, sia per la rilevanza che ha nel sistema dei corridoi autostradali e stradali, nord-sud ed est-ovest, in particolare nell’ambito del potenziamento dei collegamenti del sistema Salerno-Reggio Calabria e Lecce-Taranto-Sibari-Reggio Calabria. La nuova opera consente di realizzare un collegamento veloce del versante Jonico della provincia di Catanzaro con la costa Tirrenica e con tutte le reti di trasporto presenti (autostrada A3, Linea Ferroviaria Napoli-Reggio Calabria, hub aeroportuale di Lamezia Terme e hub portuale di Gioia Tauro). Il nuovo tratto è caratterizzato da importanti opere infrastrutturali quali 6 gallerie a doppio fornice, di circa 5.470 metri complessivi, 3 viadotti a doppia carreggiata, pari a circa 1.090 metri, e 1 svincolo, (Squillace) al km 0,200. L’altro svincolo (Borgia) del 2° megalotto è attivo già dal novembre 2011. Con l’apertura definitiva dell’intero tratto di 17 km della nuova strada statale 106 Jonica, è ora possibile completare il raccordo di circa 1 km, che si sta realizzando nei pressi di Copanello di Stalettì, tra la nuova arteria e la strada statale 106 esistente e la cui ultimazione è prevista prima del prossimo esodo estivo. L’investimento per l’intero megalotto, in parte cofinanziato dalla Regione Calabria, è pari a circa 700 milioni di euro dei quali circa 200 per soli lavori del tratto aperto oggi al traffico».
Basta così? No che non basta, allora vai Ciucci: «Nella Regione Calabria l’Anas ha già realizzato l’adeguamento a quattro corsie di circa 15 km al confine con la Regione Basilicata, 5 km nei pressi di Crotone e con oggi circa 17 km del Megalotto 2, tra Simeri Crichi e Borgia, in provincia di Catanzaro, per un totale di 37 km di nuova 106 Jonica. Inoltre, verranno ultimati entro l’anno in corso i lavori del megalotto 1, tratto Palizzi-Caulonia, che hanno richiesto un investimento di circa 380 milioni di euro per un’estesa di circa 12 km. Infine, sono in corso i lavori della variante della Marina di Gioiosa e di Roccella Jonica, con l’obiettivo di ultimarli entro il 2014. Per la restante parte della SS106 Jonica, ricadente nel territorio della regione Calabria, è previsto l’adeguamento, anche esso a quattro corsie. L’integrazione della nuova “Jonica” con l’autostrada Salerno-Reggio Calabria sarà conseguita con la realizzazione di trasversali di collegamento, già in parte in corso di esecuzione come la “Trasversale delle Serre”, la SS280 dei ‘Due Mari’ e il megalotto 4-Firmo Sibari».
Nulla di tutto ciò è accaduto e nulla di tutto ciò è stato realizzato. E senza che nessuno, né ieri e né oggi, gliene chieda conto: Ciucci? Chi era costui?

 

Pa. Po.

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