REGGIO CALABRIA Dai fasti della serie A al campionato dilettanti nel volgere di sei anni. La penalizzazione di 12 punti inflitta dal Tribunale federale nazionale della Figc, decreta le retrocessione matematica della Reggina nel campionato dilettanti. La formazione amaranto si trova adesso a 10 punti in classifica, con un distacco di 15 punti dall’Aversa, penultima, e quattro giornate da giocare. La Reggina, nel corso della stagione era già stata penalizzata di otto punti, quattro dei quali, però, le sono stati restituiti dalle Sezioni riunite della Corte Federale d’Appello. Logico, quindi, aspettare un nuovo ricorso della società che però, per adesso, vede nel proprio futuro il campionato dilettanti in attesa di decisione sulla cui tempistica è impossibile fare previsioni. E dire che appena sei anni fa, la squadra militava nella massima serie dove era approdata al termine della stagione 1998-1999. Nove anni in serie A inframezzati da una caduta in B dalla quale la società e la squadra si rialzarono subito, risalendo immediatamente. La stagione sicuramente migliore degli amaranto fu quella 2006-2007 quando, con Walter Mazzarri alla guida, riuscirono a salvarsi nonostante partissero con una penalizzazione di 11 punti per la vicenda di calciopoli. Poi il lento declino, soprattutto dopo la retrocessione in B, giunta alla fine della stagione 2008-2009. Cinque anni tra i cadetti nel corso dei quali la Reggina non è più riuscita a trovare il passo giusto per tentare la risalita, complici problemi economici e scelte non sempre azzeccate a livello d’organico e di guida. Lo scorso anno la retrocessione in Lega Pro e adesso quella tra i dilettanti, nella quale le penalizzazioni hanno avuto un ruolo determinante. Per cercare di risollevare le sorti della società, il presidente Lillo Foti, principale artefice dei successi degli anni 2000, è volato una settimana fa in Australia per incontrare imprenditori calabro-australiani interessati ad un rilancio della Reggina. Nei prossimi giorni, al suo rientro, se ne saprà di più.
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