COSENZA Il piano frutticolo di riconversione promosso da Osas e Agrintesa per la produzione di kiwi, è stato al centro dell’incontro “La svolta nelle radici” che si è svolto oggi a Castrovillari, cui ha preso parte anche il governatore Oliverio. Spazio è stato riservato anche alla crisi delle pesche e delle nettarine esplosa nel 2014 che, è stato rilevato, «ha causato perdite economiche ingenti per i produttori, e da cui la Calabria ha tratto un’importante lezione: la diversificazione colturale può servire a limitare i danni». Ricordato anche l’andamento dell’analisi del mercato frutticolo europeo e internazionali in relazione alle caratteristiche del territorio e alla sperimentazione effettuata da istituti di ricerca su mandato delle aziende interessate che ha fatto indicato nel kiwi uno dei dieci prodotti frutticoli scambiati sulle piazze internazionali. Il frutto, hanno fatto sapere gli interessati, presenta inoltre «una propensione all’export elevatissima, considerato che i due terzi della produzione di ogni paese sono destinati all’estero». Comunque, sottolineano i produttori, «anche la politica agricola comunitaria deve accompagnare i percorsi virtuosi». «Il sistema cooperativo – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – è fondamentale per far crescere l’agroalimentare. Questa – ha detto – è la Calabria che dobbiamo aiutare per far diventare l’ agroalimentare un pezzo fondamentale dell’economia del nostro Paese».
Martina ha poi lodato lo spirito di iniziativa degli imprenditori calabresi e la loro capacità di «aggredire la crisi», promettendo il supporto del ministero ai progetti meritevoli di attenzione. Per Oliverio, invece, «i processi di innovazione, trasformazione e la ricerca, sono fattori fondamentali per l’agricoltura e, come tali, devono essere adeguatamente sostenuti. Siamo oggi – ha detto ancora il governatore – nel territorio del Distretto agroalimentare di qualità di Sibari, una realtà di rilievo per la produzione agroalimentare dell’intera regione, una esperienza positiva ed un modello di organizzazione. La Calabria, nel corso degli ultimi anni, nell’agroalimentare ha seguito processi di trasformazione che hanno permesso un salto di qualità. Permangono, tuttavia, ancora situazioni che devono essere superate per un pieno rilancio del settore. Una fra queste è sicuramente la posizione di marcata marginalità rispetto ai grandi mercati, che vanno avvicinati e penetrati. Per questo vanno create nuove condizioni. Il sistema della portualità, ad esempio, dovrà essere strumento importante nel raggiungimento di questo obiettivo».
«Occorre ancora rafforzare le filiere, favorire le aggregazioni di prodotto e guardare alle produzioni di base che, se adeguatamente sostenute, sono fattore di crescita del Pil. La Regione utilizzerà le risorse a disposizione con il Psr, lavorando, nel contempo, sul superamento di alcuni gap», ha proseguito il presidente Oliverio, che ha voluto per questo aspetto riferirsi particolarmente all’esempio che viene dal settore olivicolo. «La produzione olivicola – ha infatti ricordato – ha una incidenza importante, essendo la Calabria la regione italiana al primo posto per produzione, eppure la quota di imbottigliamento del nostro olio è risibile. Al superamento di queste criticità andranno destinate strategie». Nel concludere il proprio intervento, il presidente Oliverio ha voluto soffermarsi sul tema della legalità. «Un aspetto fondamentale – ha affermato – cui va destinata la massima attenzione in quanto forte fattore per lo sviluppo e la crescita, dei quali sono veicolo – ha concluso – le imprese».
x
x