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Granieri: nel Tribunale di Cosenza la sicurezza è buona

COSENZA «Adesso c’è un buon livello di sicurezza nel tribunale di Cosenza». Lo ha ribadito, questa mattina, il procuratore capo Dario Granieri intervenendo nel corso della cerimonia che si è svolta…

Pubblicato il: 17/04/2015 – 11:17
Granieri: nel Tribunale di Cosenza la sicurezza è buona

COSENZA «Adesso c’è un buon livello di sicurezza nel tribunale di Cosenza». Lo ha ribadito, questa mattina, il procuratore capo Dario Granieri intervenendo nel corso della cerimonia che si è svolta nella biblioteca dell’Ordine degli avvocati del foro bruzio per ricordare le vittime di Milano. Le udienze, oggi, sono state sospese per trenta minuti per commemorare il giudice Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba, uccisi nel palazzo di giustizia lombardo da Claudio Giardiello lo scorso 9 aprile.

Una vicinanza ai colleghi ammazzati è stata espressa dal presidente vicario del tribunale, Rosa Scotto di Carlo, dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza, Oreste Morcavallo e dal prefetto Gianfranco Tomao. Ed è stato osservato un minuto di silenzio. Dopo la strage di Milano molti tribunali si sono dotati di ulteriori sistemi di sicurezza. Compreso quello bruzio. Il procuratore Granieri ha autorizzato l’attivazione di una serie di misure per alzare il livello di sicurezza. Nei giorni scorsi, infatti, è stato montato il dispositivo di metal detector all’ingresso. Lo strumento c’era ma non funzionava da tantissimi anni. E chiunque poteva entrare indisturbato. La ditta addetta alla manutenzione, assieme all’istituto di vigilanza Codis, ha messo in funzione due metal detector posti uno all’ingresso per il pubblico e uno a quello dal quale possono entrare avvocati, magistrati e forze dell’ordine. Infatti, in particolare vengono controllati zaini e borse quando il metal detector suona. Anche di persone conosciute. È questo il regolamento che il personale della vigilanza deve far rispettare. «Perché – ha assicurato il procuratore capo Granieri – da questo momento in poi nei nostri uffici e nelle aule di giustizia ci sono tutte le condizioni per poter lavorare in tranquillità e serenamente. Alcune misure sono state disposte e rese note, altre no proprio per garantire il massimo della sicurezza. Che è una nostra priorità». 

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