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Ciconte: «Ferro denigra perché a corto di argomenti politici»

LAMEZIA TERME «È assolutamente vero quello che afferma Wanda Ferro, e cioè che la sua unica attività è sempre stata la politica e l’esperienza amministrativa. Nel suo caso è davvero calzante i…

Pubblicato il: 20/04/2015 – 17:02
Ciconte: «Ferro denigra perché a corto di argomenti politici»

LAMEZIA TERME «È assolutamente vero quello che afferma Wanda Ferro, e cioè che la sua unica attività è sempre stata la politica e l’esperienza amministrativa. Nel suo caso è davvero calzante il motto “pane e politica”. Diversamente dalla sua, la mia vita è stata caratterizzata soprattutto dall’esperienza professionale di medico e di primario cardiologo e, successivamente, da quella di direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Caccio” di Catanzaro. In seguito sono stato eletto consigliere regionale». Così il vicepresidente della giunta regionale con deleghe al bilancio, patrimonio e personale Vincenzo Ciconte.
«A differenza – prosegue – di quello che può pensare Ferro, i risultati della mia attività sono ben visibili e da tutti apprezzati, ne è prova la rielezione al consiglio regionale con 12.643 voti di preferenza, pur avendo svolto il ruolo di opposizione, che testimoniano un alto grado di consenso frutto di un positivo rapporto con i cittadini e della stima di cui godo come professionista. Nella mia replica a Wanda Ferro mi ero limitato a svolgere considerazioni di carattere politico e, soprattutto, di fornire risposte alle sue critiche in merito al bilancio della Regione. Mi sarei atteso considerazioni di analogo tenore e anche severe critiche, invece, non avendo argomenti, la strada che lei ha scelto è stata quella della denigrazione oltre che dell’esaltazione della sua esperienza alla guida dell’amministrazione provinciale. Non mi pare che i cittadini catanzaresi siano stati così benevoli nei suoi confronti. Sarebbe proprio il caso che la Ferro spiegasse quanto sono costate le sue estemporanee iniziative mentre le strade provinciali venivano abbandonate e le scuole lasciate nel degrado, è stato troppo facile spendere e spandere il denaro pubblico, che poteva essere meglio speso in direzione dei bisogni dei cittadini».
«Umanamente – afferma ancora Ciconte – comprendo chi, finora vivendo di luce riflessa ed oggi in penombra, fa di tutto per ritagliarsi un ruolo ed acquisire visibilità. Non posso però condividere un modo di fare politica che fa della denigrazione uno strumento per mettere a tacere l’avversario politico. E ora che Ferro e quanti condividono le sue stesse idee prendano finalmente atto del nuovo modo di operare e di agire del governo regionale e si mettano l’anima in pace. I calabresi hanno bisogno di risposte e io ho il dovere di dedicare tutti i miei sforzi e il mio impegno quotidiano alla risoluzione – conclude – dei tanti problemi di questa nostra martoriata terra».

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