CATANZARO Sarà l’autopsia a chiarire la causa del decesso di Catia Caloiero, la 39enne di Stalettì, morta al “Pugliese” di Catanzaro mentre dopo aver dato alla luce la sua bambina, che è comunque nata sana e sta bene.
La donna, che ha partorito in maniera naturale, è presumibilmente andata incontro ad una complicanza post-parto – forse atonia uterina – che ha reso necessario l’intervento chirurgico per fermare un’emorragia. Secondo fonti interne all’ospedale, infatti, dopo un primo intervento medico e farmacologico con cui non si era riuscito ad arrestare il problema, l’equipe medica avrebbe trasferito la donna in sala operatoria. Ma nonostante la coincidenza favorevole della presenza dell’anestesista di turno che si trovava già sul posto per un altro intervento, ogni tentativo di bloccare l’emorragia, mentre alla paziente venivano somministrati sangue e plasma, è stato vano. Appresa la notizia, la rabbia e il dolore dei parenti, hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine che hanno scortato fuori dal nosocomio uno dei medici presenti in sala operatoria al momento del decesso.
A giudicare da questa ricostruzione, l’ombra dell’errore medico sembrerebbe fugata, ma per averne la certezza ci sarà da attendere non solo il pronunciamento del medico legale, ma anche le determinazioni che arriveranno al termine della fase d’indagine avviata dalla procura di Catanzaro.
Intanto, com’è comprensibile, i familiari della donna, si sono rivolti ad un legale perché il loro diritto a conoscere la verità dei fatti venga tutelato.
Alessandro Tarantino
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