Elezioni Lamezia, Sel attacca il Pd: «Se si esclude Piccioni alleanza regionale a rischio»

LAMEZIA TERME Il coordinatore regionale di Sel, Mario Melfi, scrive al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e al commissario del partito a Lamezia, Pino Soriero, per protestare contro l’esclusione di Rosario Piccioni dalla coalizione del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative. «Alcune testate giornalistiche locali e alcune insistenti voci lametine – spiega Melfi rivolto a Magorno e Soriero –, raccontano che il Pd non accetti che la lista “Lamezia insieme”, con a capo Rosario Piccioni, possa far parte del raggruppamento di centrosinistra, nelle imminenti elezioni comunali. Per la verità, io, ufficialmente, sono rimasto alle dichiarazioni rese alla stampa, da voi, nella tarda serata di domenica, dopo lo scrutinio delle primarie. Mi appare alquanto strano questa inversione di marcia, a pochi giorni dalla presentazione delle candidature, dove dichiaravate il bisogno di ragionare “a sinistra”. 
Insomma, dopo le belle parole, si continua con la linea politica della preclusione».

«Orbene, in democrazia – continua Melfi –, ognuno può pensarla come vuole e si avvii, probabilmente, a regalare amministrativamente una delle città più importanti della Calabria al centrodestra: peccato. 
Caro Ernesto, caro Pino, sommessamente voglio ricordarvi che siamo stati l’unica lista “la Sinistra con Speranza” che ha superato il 4%, l’unica formazione politica non omologata al Pd che ha superato l’iniquo scoglio alle elezioni regionali; solo ieri, con i nostri consiglieri comunali, siamo stati determinanti per far ritornare il centrosinistra al governo della Provincia di Catanzaro. 
Oggi sembra che tutto ciò non conti e si cambi registro. Beh… Est unus quisque faber suae fortunae. 
Abbiamo, però, diritto a una chiara e immediata risposta. Non possiamo più perdere tempo e rincorrervi. Né qualcuno pensi che il secondo, eventuale, tempo, si giochi dopo, quando non si può fare a meno della ciambella di salvataggio».

«La partita – conclude Melfi – è ora, per favore non considerateci gli utili idioti. 
Abbiate rispetto della vostra e altrui intelligenza. 
Infine, vorrei ricordare che Lamezia non è un piccolo comune e ineluttabilmente il problema politico apre un dibattito nell’intera regione».