CATANZARO «Gran parte delle sofferenze delle nostre imprese è figlia dell’impostazione troppo rigidistica ed eccessivamente vincolistica che ha contrassegnato e continua a contrassegnare le politiche creditizie. Ora è necessario un deciso cambio di passo». Lo ha sostenuto il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel suo intervento al convegno sul credito alle imprese promosso da Unindustria a Cosenza. «In una regione povera come la nostra – ha aggiunto Oliverio – la leva creditizia è di fondamentale importanza. Le risorse devono essere utilizzate e utilizzate al meglio se si vuole alimentare l’imprenditoria sana e creare nuove opportunità di lavoro e occupazione. La Calabria, insieme alle altre Regioni meridionali, ha fatto registrare finora un fallimento completo nell’utilizzo delle risorse destinate soprattutto agli strumenti di ingegneria finanziaria, tant’è che abbiamo chiesto alla Commissione europea, in sede di Conferenza delle Regioni meridionali, una proroga che l’Unione europea sta valutando, per l’utilizzazione delle risorse 2007-2013 che, aggiunte alle risorse della Programmazione 2013-2020, ci consentirebbe di attuare una politica creditizia adeguata, capace di innescare processi virtuosi di crescita e di sviluppo. Dopodiché bisognerà costituire un tavolo a cui partecipino i diversi attori economici e sociali e costruire un percorso ed una piattaforma che individuino e programmino l’utilizzo dei vari strumenti a nostra disposizione».
«In questo contesto – ha proseguito il presidente della Regione – il sostegno ai Confidi e agli strumenti per le garanzie di accesso al credito, è di fondamentale e strategica importanza. Io, da presidente della Provincia di Cosenza, insieme alla Camera di Commercio e all’Associazione degli industriali, avevo tentato di dar vita a una Banca di Garanzia proprio perché ho sempre ritenuto strategico il problema delle garanzie. A tal proposito dovremo riflettere molto approfonditamente sulla funzione di Fincalabra la cui funzione originaria, che è quella di sostenere il credito, è stata completamente stravolta. Essa dovrà avere una funzione attiva, che dovrà essere quella della transazione del credito, ma anche quella di intercettare nuovi investimenti».
«La situazione finanziaria della nostra regione – ha concluso Oliverio – è gravissima. Il bilancio è completamente ingessato. Ci sono buchi enormi, montagne di debiti che sono stati prodotti attraverso il sistema delle cosiddette società in house e delle strumentazioni rimaste fino a oggi al di fuori di ogni controllo. Dico questo non per trovare giustificazioni, ma perché si sappia come stanno le cose. Naturalmente tutto questo non ci scoraggia. ma rafforza la consapevolezza che la sfida si vince solo se c’è un concorso largo di energie e di forze che remano tutte verso la stessa direzione. Discutiamo, parliamo, confrontiamoci ma, una volta stabilito il percorso, tutti dobbiamo seguirlo. Da questa porta stretta – conclude – occorrerà passare per costruire il futuro della nostra regione».
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