REGGIO CALABRIA Resta ancora piuttosto intricato il nodo “Multiservizi” per l’amministrazione comunale di Reggio Calabria. L’esecutivo guidato da Giuseppe Falcomatà, ribadisce di avere «le idee ben chiare sul percorso da seguire per cercare di garantire il mantenimento dei servizi e con essi, i livelli occupazionali». Questo è quanto emerso oggi nel corso del consiglio comunale ad hoc, convocato proprio per far luce sul destino dei lavoratori della ex partecipata. La via tracciata è quella della costituzione di una nuova società in house «così come annunciato già da diverso tempo – sottolinea il sindaco – attraverso gli atti di indirizzo per la nomina degli amministratori».
In aula ad ascoltare l’intervento del primo cittadino, anche una folta delegazione dei lavoratori della ex società mista. Ma lo scoglio è rappresentato del decreto legge 66 del 2014. In particolare l’articolo 41 che rende impossibile qualsiasi assunzione a quegli enti che hanno tempi medi nei pagamenti superiori a novanta giorni nel 2014 e a sessanta giorni a decorrere dal 2015. Un punto su cui Falcomatà ha voluto fare chiarezza, parlando della possibilità di un superamento di tale blocco, tramite il decreto legge sugli enti locali all’esame del governo e sui cui ha giocato un ruolo importante lo stesso Comune reggino, operando «attivamente e con ritrovata autorevolezza sullo scenario nazionale», nell’ambito dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani).
«Si tratta – ha rimarcato Falcomatà – di un risultato di grande importanza per la nostra città che faticosamente sta cercando di scrollarsi di dosso il marchio di Comune sciolto per mafia». La palla “Multiservizi” passa a Roma, dunque, mentre per la prosecuzione dei tirocini formativi fino al 31 dicembre di quest’anno, si attende il via libera al bilancio regionale. In avvio di seduta il Consiglio ha approvato all’unanimità, la proposta di intitolare l’aula consiliare a Pietro Battaglia, sindaco di Reggio dal 1966 al 1971 e poi dal 1989 al 1990, fra i protagonisti della rivolta popolare reggina contro l’assegnazione del capoluogo di regione a Catanzaro.
Luigi De Angelis
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