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Sanità, Confindustria dalla parte di Abramo: «Da Scura scelte irrazionali»

CATANZARO Si è riunito in via d’urgenza il Comitato di presidenza di Confindustria Catanzaro con la partecipazione degli organismi direttivi della sezione Sanità per affrontare la grave situazione …

Pubblicato il: 20/04/2015 – 10:23
Sanità, Confindustria dalla parte di Abramo: «Da Scura scelte irrazionali»

CATANZARO Si è riunito in via d’urgenza il Comitato di presidenza di Confindustria Catanzaro con la partecipazione degli organismi direttivi della sezione Sanità per affrontare la grave situazione sanitaria calabrese accentuata dalle decisioni del commissario Scura che – si legge in un comunicato di Confindustria Catanzaro – «programma e agisce, in maniera irrazionale e, probabilmente, senza conoscere la difficile realtà che quotidianamente vivono e subiscono pazienti e operatori sanitari».
«Non può che condividersi – dichiara il presidente Daniele Rossi –, l’accorato appello del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, preceduto da qualche altro intervento, nei giorni precedenti, nella medesima direzione».
«Grave, gravissimo – continua – è lo stato del sistema sanitario calabrese e non si comprende il silenzio degli altri rappresentanti istituzionali del territorio provinciale catanzarese (parlamentari, consiglieri regionali etc.) che sembrano completamente assenti ingiustificati ed estranei alle problematiche che affliggono tutti i cittadini calabresi a fronte delle scellerate decisioni assunte e che si stanno profilando nell’immediato. Lo stesso governo regionale, con i suoi vertici, farebbe bene a destarsi e a focalizzare la propria attenzione ed energia non già verso battaglie di poltrone ma verso la tutela dell’interesse primario quale quello della salute. L’elenco è ormai troppo lungo per ricordare, in maniera esaustiva, ciò che si sta verificando in termini di riduzioni e cancellazioni di prestazioni e servizi sanitari a danno dei cittadini calabresi.
Ma giova rammentare, intanto che le strutture presenti nel territorio provinciale catanzarese sono al servizio non di sparuti quartieri e circoscrizioni locali ma, per la storia clinica dei casi trattati e le professionalità di eccellenza, rappresentano, ormai da decenni, il riferimento di tutti i cittadini calabresi impedendo inutili e costose migrazioni sanitarie».
«Al di là della storia della Fondazione Campanella, nata male e governata peggio dai diversi vertici regionali, e del silenzio assordante sul nuovo ospedale di Catanzaro – prosegue Rossi –, si registrano ultimamente una serie di azioni sconclusionate e insensate con esclusivo nocumento per i soli cittadini calabresi. Non possiamo non rilevare, innanzitutto, le scellerate decisioni relative all’esclusione della struttura “Sant’ Anna Hospital” dalla rete di emergenza con argomentazioni che non hanno alcun riscontro tecnico, giuridico e di opportunità perchè contraddette, peraltro, da straordinarie esperienze di altri territori regionali governati con buon senso e capacità politica. Una realtà quella del Sant’ Anna che, senza possibilità di smentita, rappresenta quotidianamente meta di ammalati che intravedono la loro ultima speranza di sopravvivenza e trovano competenze e professionalità mediche in grado di realizzare interventi cardiochirurgici di altissima specialità».
«Come non evidenziare, altresì – insiste Rossi –, la situazione di grande attrazione per la branca di ortopedia delle due case di cura Villa del Sole e Villa Serena, destinatarie di pazienti provenienti da tutta la Calabria, che evitano di drenare risorse a favore di mobilità in altre regioni ed ogni anno, costrette a subire riduzioni di budget che determinano inevitabili e dolorose riduzioni di prestazioni. Al danno, peraltro, la beffa, perchè Villa del Sole, dopo aver completato i lavori autorizzati, per la realizzazione del Punto di Primo Intervento finalizzati ad attenuare i disagi del Pronto Soccorso dell’Ospedale , non ha potuto perfezionare l’iter in quanto le è stata negata l’autorizzazione per l’avvio dell’attività, malgrado le vengano riconosciute qualità di eccellenza regionale».
«Da ultimo registriamo, a mero titolo esemplificativo – conclude il presidente di Confindustria –, la cancellazione dalla riorganizzazione ospedaliera, della struttura dipartimentale “Terapia del dolore e cure palliative” anche questa destinataria di presenze di tanti calabresi disperati.
È ora di svegliarsi dal torpore, prima che i danni – già in essere – siano irreparabili, e, quindi, Confindustria Catanzaro si appella a tutti rappresentanti istituzionali e al governatore Oliverio, in particolare, affinchè si concentri sulle vere priorità, si metta subito in moto per intervenire con urgenza ed energia e, soprattutto, non si faccia ricordare per essere stato il curatore fallimentare della Regione Calabria».

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