REGGIO CALABRIA Non nelle sedi istituzionali, ma alla buvette del consiglio regionale. L’agenda di Mario Oliverio è evidentemente troppo fitta. Poco prima dell’inizio della seduta dedicata al bilancio della Regione, il governatore ha incontrato una delegazione dei lavoratori del Progetto stage 2008. Tra caffè e cornetti caldi, Oliverio ha preso impegni precisi. «Sto facendo di tutto per definire nuovi progetti per utilizzarvi», ha detto al piccolo gruppo di ex co.co.pro. arrivato a Reggio per incontrarlo. I 320 “stagisti”, tutti laureati con 110 e lode, sono senza contratto da un anno e mezzo. Prima della rescissione del loro rapporto di lavoro, sono stati al servizio degli enti locali. Avvocati, medici, amministrativi, architetti: la politica si è servita delle loro competenze e poi li ha scaricati.
A Oliverio hanno chiesto una proroga di un altro anno e mezzo, che consentirebbe loro di raggiungere i 36 mesi, necessari per poter usufruire dei fondi del ministero e sperare in una futura stabilizzazione. Il governatore non ha nascosto le difficoltà: «Siete in questa condizione da quasi due anni, ora per me è più difficile risolvere la vostra situazione, perché il vostro rapporto di lavoro è stato interrotto. Sto cercando di fare uno sforzo per riconoscere la qualità del vostro impegno, anche mettendovi in una corsia preferenziale».
Parole che però non hanno convinto gli ex collaboratori. «Non crediamo più a niente – dicono –. Veniamo da mesi di tavoli tecnici con l’assessore Guccione, il dirigente De Marco e il presidente del Consiglio Scalzo. Ci avevano promesso, alla presenza della Cgil, un emendamento nella Finanziaria, ma non è stato inserito perché non ci sono le coperture».
p. bel.
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