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Processo New Bridge, 5 condanne e 2 assoluzioni

REGGIO CALABRIA Supera lo scoglio del gup il procedimento “New Bridge”, scaturito l’inchiesta che ha svelato l’organizzazione transnazionale dedita al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di d…

Pubblicato il: 22/04/2015 – 18:49
Processo New Bridge, 5 condanne e 2 assoluzioni

REGGIO CALABRIA Supera lo scoglio del gup il procedimento “New Bridge”, scaturito l’inchiesta che ha svelato l’organizzazione transnazionale dedita al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro che gli Ursino di Gioiosa Jonica avevano costruito fra la Calabria e gli Stati Uniti, grazie all’accordo con i Gambino, storica famiglia della mafia di New York. Accogliendo sostanzialmente le richieste del pm Paolo Sirleo, il gup ha condannato a 12 anni di reclusione Domenico Geranio, a 9 anni e 8 mesi Nicola Carrozza, a 9 anni Carlo Piscioneri, a 6 anni e 8 mesi Eugeni Ignezi e a 6 anni Antonino Francesco Tamburello. Assolti invece Giovanni Morabito e Cosimo Marando, ma per quest’ultimo era stata la stessa Dda a sollecitarla.
Per la pubblica accusa, gli Ursino di Gioiosa Jonica e i Gambino hanno saputo unire le rispettive specificità e competenze – da una parte «la consistenza e la potenza dei contatti illeciti tenuti oltreoceano dai Gambino nel settore del narcotraffico internazionale e, dall’altra, la capacità organizzativa e il capillare controllo del territorio del sodalizio calabrese, capace di allestire una ramificata rete logistica e di distribuzione dello stupefacente» – per mettere in piedi un solido e assolutamente nuovo canale di traffico fra Nuovo e Vecchio continente. Frutto anche degli accordi per la collaborazione e lo scambio di investigatori esperti nella lotta alla criminalità di tipo mafioso fra Italia e gli Stati Uniti d’America, avviato nell’ambito del protocollo Phanteon del ministero dell’Interno, l’indagine ha visto impiegati anche agenti sottocopertura italiani del Servizio Centrale Operativo e statunitensi dell’Fbi che hanno permesso il sequestro di ingenti quantità di droga, come di sventare la consegna di container, che dalla Guyana avrebbero dovuto raggiungere il porto di Gioia Tauro, con dentro centinaia di chili di cocaina, destinata a giungere in Italia sciolta in barattoli di cocco ed ananas.

 

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

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