LAMEZIA TERME Il centrosinistra si ricompatta intorno al candidato a sindaco di Lamezia Terme, Tommaso Sonni. Oltre alle forze che hanno sottoscritto l’impegno a stare insieme attraverso la partecipazione alle primarie di coalizione, oggi converge, in appoggio alla figura del medico lametino di “Città reattiva”, anche Francesco Grandinetti con il suo movimento “Lameziaenonsolo”. Ieri anche Rosario Piccioni, leader di “Lamezia insieme”, ha dichiarato il suo appoggio al candidato del centrosinistra. Esulta il commissario del Pd cittadino, Pino Soriero: «Siamo riusciti a portare i candidati da 10 a uno. Di fronte ai cittadini finalmente si presenta uno scenario politico che, da una parte, presenta divisioni e polemiche aspre tra i partiti di centrodestra e, dall’altra, evidenzia impegni pubblici di confronto e convergenza tra le forze democratiche e di sinistra, tutte a sostegno di un solo candidato sindaco, Tommaso Sonni. È una novità eclatante rispetto alle difficoltà dei mesi scorsi; è il frutto di un lavoro collettivo incessante; abbiamo tutti il dovere di valutare attentamente questa novità per reagire al meglio all’altezza della sfida che è non solo politica, bensì anche culturale e civile per il futuro della terza città della Calabria».
GRANDINETTI: STANCO DEI VELENI
Grandinetti ha deciso «in modo definitivo di continuare la mia azione politica per la mia città in modo diverso». «Non mi candido a sindaco – ha detto nel corso di una conferenza stampa – e non mi candido a consigliere. Sono stanco di una politica di veleni e divisioni. Sono stanco delle persone che pensano che a ogni stretta di mano debba essere sottinteso una ricerca di voto e non normale semplicità e rispetto. Non presenterò liste autonome e ringrazio le mie candidate e i miei candidati per aver condiviso il mio stato d’animo».
«Sapete quanto tenevo a fare il sindaco di questa città per portare avanti le mie idee – ha aggiunto – ed è per questo che considero il nostro gesto un atto d’amore per Lamezia. Inizierò un percorso alternativo per poter continuare a lottare per Lamezia e per un ricambio della classe dirigente politica privilegiando i nuovi (non necessariamente giovani), i giovani e quanti fino a oggi non hanno avuto il coraggio di osare a ribellarsi. Con “rinnovamento democratico” andrò verso la direzione di un nuovo Pd, di un partito che veda nel benessere della nazione, della regione, della nostra città l’obiettivo unico e primario da raggiungere. Continuerò con un taglio movimentista a fare politica per i miei concittadini. Non cercherò divisioni, ma unità». Alla base della scelta di Grandinetti anche la volontà di «non spaccare la coalizione e danneggiare Tommaso Sonni, persona perbene e onesta. Tommaso ha fatto delle scelte e io non voglio ostacolarlo. Lo aiuterò e la mia scelta sofferta fa parte del mio aiuto».
A questo punto, in corsa per la poltrona di sindaco di Lamezia Terme, restano Tommaso Sonni, del Pd, per il centrosinistra; Giuseppe D’Ippolito, candidato del Movimento 5 Stelle; Domenico Gianturco, di Casapound, e i quattro candidati che ruotano nell’area del centrodestra: Paolo Mascaro appoggiato da Fi, Ncd, Mtl e Udc; Pasqualino Ruberto (Fn e liste civiche in cui confluirebbero alcuni consiglieri comunali uscenti dell’Udc); Nicola Mazzocca (già assessore nella giunta Scaramuzzino) e Armando Chirumbolo (consigliere comunale uscente di Fi).
«CENTROSINISTRA RINNOVATO»
«In sette giorni – afferma Sonni – abbiamo messo insieme un rinnovato centrosinistra. Innanzitutto nei modi, attraverso relazioni politiche di massimo rispetto per tutti. Confronti chiari, a volte aspri, ma costruttivi, sulla base di una piattaforma programmatica condivisa da tutte le forze in campo, con l’impegno di tutti a deporre le armi e a guardare avanti, facendo tesoro degli errori che pure sono stati fatti in questi anni di governo di coalizione».
«Sono molto soddisfatto – chiarisce il candidato sindaco – della convergenza di tutte le forze politiche sulla mia candidatura perché non si tratta di un’alleanza fondata sul concetto “solo uniti si vince” come molti tendono a pensare ma sulla base di un programma costruito in tanti mesi da Città Reattiva con l’apporto dei cittadini che alla fine è risultato valido e convincente. Ora ci attende una nuova missione: creare la centralità dei lametini, ovvero far crescere nel cuore e nella testa dei cittadini di questa grande realtà territoriale che supera i confini comunali che è arrivato il momento di superare le conflittualità per valorizzare insieme un territorio che ci è stato consegnato bello, ricco e affascinante e che attende il nostro impegno comune per essere valorizzato e sviluppato nell’interesse dei nostri figli. Per questo, ogni forza politica, con senso di responsabilità, ha fatto un passo indietro nell’interesse della città, affinché la coalizione diventi forte, per una campagna elettorale difficile ma soprattutto per rinforzare la nuova idea di Lamezia, intesa come la “Città del Golfo”».
Sonni incassa anche un’altra adesione da “Progetto Lamezia”. Il gruppo consiliare formato da Vittorio Paola (capogruppo), Eugenio Carnovale, Emilio Vescio, Antonello Sdanganelli, Giandomenico Crapis e Nicola Palazzo, nonché l’assessore Antonino Costantino e l’attuale rappresentante nel cda della Sacal, Gianni Arena, anche loro eletti nelle liste civiche che hanno costituito il maggiore gruppo consiliare dell’esperienza amministrativa in scadenza, ha incontrato il candidato sindaco del centrosinistra e ha dato la propria disponibilità a partecipare attraverso la creazione di una lista a sostegno di Sonni, sposando il progetto politico del movimento “Città reattiva”.
Il confronto con Progetto Lamezia è stato improntato sull’esigenza di avviare una nuova fase amministrativa che consolidi i contenuti basati su legalità, trasparenza e innovazione. «Con le primarie – spiega Sonni – il centrosinistra ha scritto una bella pagina di democrazia partecipata – hanno commentato gli esponenti di Progetto Lamezia – Adesso bisogna moltiplicare gli sforzi per rappresentare la vera anima del centrosinistra che fonda la sua essenza su giustizia sociale, solidarietà, sviluppo economico sostenibile e bilancio partecipato che sono i capisaldi di un progetto riformista volto al bene comune».
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