CROTONE Circa 200 i crotonesi scesi in piazza della Resistenza per chiedere nuovamente le dimissioni del primo cittadino. L’operato di Peppino Vallone e della sua giunta sembra non soddisfare più. Per questo continuano le manifestazioni di protesta. «Vallone deve dimettersi perché è la vergogna di questa città», urlano i cittadini amareggiati. E tra un coro e l’altro la protesta prende sempre più tono. I manifestanti si avvicinano al portone comunale e battono le mani sul vetro, fino a lesionarlo. Azione da subito interrotta dalle forze dell’ordine, intervenuti sul posto nel giro di pochi minuti.
Crotone sembra vivere in questi giorni in uno stato di agitazione permanente, che a quanto pare non si placherà molto facilmente. I crotonesi questa volta sembrano essere davvero stanchi.
«In 9 anni il nostro sindaco non ha fatto altro che far regredire questa città, portandola oggi a questo stato – urla un signore anziano, presente in piazza – ora che siamo arrivati alla frutta ci lamentiamo. Forse è troppo tardi per quelli come me, ma non per i nostri giovani. Dobbiamo dare loro delle speranze e non una città distrutta e senza dignità grazie ad un’amministrazione incapace».
Una città della Magna Grecia definita anche in tv (nella puntata di domenica scorsa dell’Arena su Raiuno) la città del “Magna magna”, proprio in merito all’inchiesta relativa all’enorme numero di commissioni svolte al Comune di Crotone. “Etichetta” che non è piaciuta ai cittadini.
«Deve andarsene da qui, deve lasciare la sua poltrona insieme a tutta la sua giunta. Hanno finito di mangiare sulle spalle di noi cittadini», urla infine un cittadino arrabbiato, di fronte alle telecamere. Toni accesi, cori e fischi fanno da contorno a una piazza presidiata da cittadini delusi e amareggiati e che a quanto pare hanno un unico obiettivo: incontrare Vallone per gridargli in faccia la verità.
Maria Dora De Caria
redazione@corrierecal.it
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