CATANZARO Più di 250 tirocinanti della giustizia calabresi saranno dopodomani a Roma per chiedere il riconoscimento del loro lavoro e della professionalità acquisita nell’ambito della manifestazione nazionale dei lavoratori 2.650 in tutto il Paese che, dal 2010, svolgono tirocini formativi negli uffici giudiziari. La delegazione calabrese, tra le più numerose, vedrà la presenza di più di cento precari provenienti dal catanzarese, un altro centinaio del reggino e altri dalla provincia di Cosenza. “Parliamo di operatori – afferma il segretario della Funzione Pubblica Cgil Calabria Alfredo Iorno – che sotto l’impropria formula di ‘tirocini formativi’, hanno in realta’ svolto funzioni ben precise e carico di lavoro, e sarebbe davvero ora che lo Stato li facesse uscire da questo status”. “Uno strumento improprio il tirocinio – aggiunge Iorno – per il personale che opera a tutti gli effetti in servizi essenziali al funzionamento dei tribunali supplendo alla grave carenza d’organico del comparto giustizia, mancante di diecimila unita’ nel Paese”. “I lavoratori ex cassintegrati, in mobilita’ e disoccupati – e’ scritto in un comunicato della Fp-Cgil – hanno finora garantito la prosecuzione delle attivita’ con una retribuzione al di sotto della soglia di sussistenza”.
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