COSENZA Assolti ancora prima che abbia avuto inzio il processo. Il giudice del tribunale di Cosenza, Lucia Marletta, ha assolto Gianluca Bruni (difeso dall’avvocato Francesco Mazzotta), Fabiano Paolo Pagliuso, (avvocato Maurizio Vetere), Michele Ambrogio (difeso da Enrico Ambrogio) e infine Emanuele Monte (avvocato Gaetano Monte), gli ex consiglieri di amministrazione del Cosenza Calcio 1914 srl, che rivestivano tale ruolo fino al 2010.
Gli imputati sono stati tutti – anche per un breve periodo – consiglieri di amministrazione tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. Secondo l’accusa, avrebbero omesso di presentare la dichiarazione Iva 2010 (relativa all’anno 2009), al fine di evadere le imposte, quantificate in 381mila euro circa. Il procedimento prende le mosse da un accertamento compiuto dall’Agenzia delle entrate, direzione provinciale di Cosenza che, nell’eseguire il controllo fiscale, constatava l’omessa presentazione della dichiarazione ai fini Iva dell’anno 2010. Da tale accertamento è derivata sia la contestazione sul piano fiscale alle persone interessate, sia la denuncia alla Procura della Repubblica, atteso che l’ammontare dell’imposta evasa superava la soglia di punibilità fissata dalla legge, ossia di 30mila euro.
Da tale denuncia è scaturito, quindi, il procedimento penale, nell’ambito del quale la Procura della Repubblica – rappresentata in fase di indagine dal sostituto procuratore Donatella Donato – ha richiesto e ottenuto per tutti i consiglieri di amministrazione l’emissione di un decreto penale di condanna. Infatti, il gip del tribunale di Cosenza, Francesco Branda, ha condannato i consiglieri in questione a pagare una multa di 30mila euro per l’ipotesi di reato contestata. Ma gli imputati si sono opposti al decreto penale di condanna.
Questa mattina, nel tribunale bruzio, le difese hanno sottolineato al gip che la presentazione delle dichiarazioni andava fatta in un periodo nel quale gli imputati non rivestivano il ruolo di consiglieri di amministrazione della società. Per tale motivo, ai sensi dell’articolo 129 del codice di procedura penale, le difese hanno chiesto l’assoluzione degli imputati prima dell’istruttoria dibattimentale. Il giudice Marletta ha così emesso un’assoluzione per non aver commesso il fatto per tutti gli imputati.
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