MILANO Si è aperto oggi nell’aula bunker del carcere milanese di San Vittore il processo con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, a carico di 37 persone arrestate lo scorso novembre nell’ambito dell’operazione “Insubria” coordinata della Dda di Milano che ha smantellato tre locali della ‘ndrangheta, a Cermenate e Fino Mornasco (Como), e a Calolziocorte, in provincia di Lecco. Il gup ha respinto la richiesta avanzata da uno dei difensori di trasferire il procedimento a Reggio Calabria per competenza territoriale. Il processo è stato infine rinviato al prossimo 8 maggio, quando è prevista la requisitoria dei pm Paolo Storari e Francesca Celle. L’indagine, condotta dai carabinieri del Ros di Milano, era partita alla fine del 2012 in seguito a una serie di atti intimidatori e attentati incendiari ai danni di imprenditori e politici locali. Gli investigatori avevano filmato, per la prima volta in un’inchiesta di ‘ndrangheta, i rituali di affiliazione alle cosche, e avevano sequestrato alcuni quaderni con i formulari utilizzati per le cerimonie. Tra gli imputati ci sono Antonino Mercuri e Giuseppe Puglisi, rispettivamente “capo locale” a Calolziocorte e a Cermenate, e Michelangelo Chindamo, “capo locale” a Fino Mornasco.
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