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Sanità e consulenze "profumate"

Costi alti per la gestione della sanità in Calabria. Non è una novità, ma alle cause di ieri si è appreso in questi giorni che l’assessorato Tutela della salute ha autorizzato il pagamento di un ma…

Pubblicato il: 29/04/2015 – 9:51

Costi alti per la gestione della sanità in Calabria. Non è una novità, ma alle cause di ieri si è appreso in questi giorni che l’assessorato Tutela della salute ha autorizzato il pagamento di un mandato in favore della società Kpmg advisory Spa di Milano per 1.014.219 euro per la fornitura di consulenze. Caro ci costa se, come si dice, la somma si riferisce a soli otto mesi di attività: dal 17 marzo al 16 novembre 2014. Più di 126mila euro al mese o, se si preferisce, 4.200 euro al giorno.

Inquietanti le motivazioni a sostegno dell’attività di supporto chiesta alla Kpmg: non si disporrebbe di personale con competenze tecniche adeguate! Un ritornello al quale i calabresi sono abituati perché in passato è stato ricorrente soprattutto quando c’era da nominare qualche dirigente e la scelta cadeva su un esterno. Comunque sia, è una motivazione che non fa piacere a nessuno tantomeno ai dipendenti interessati, ma che non lascia fuori neanche gli amministratori incapaci negli anni di risolvere il problema selezionando un gruppo di lavoro e magari inviandolo ad un corso di specializzazione.
C’è da chiedersi come abbia fatto la Regione a gestire quell’assessorato per tutti gli anni che hanno preceduto l’arrivo della società milanese con la quale la giunta ha stipulato una convenzione nel 2009 rinnovandola nel mese di marzo 2014 con scadenza settembre 2016.
L’auspicio è che vada trovata una soluzione perché la Calabria non può permettersi di spendere cifre così importanti stante una condizione di grave difficoltà che investe soprattutto il mondo del lavoro con migliaia di disoccupati sul groppone.
Una possibile soluzione al problema potrebbe essere trovata guardando a Fincalabra, la finanziaria regionale «per l’attuazione di iniziative – come si legge nella sua brochure – che interessano i servizi di pubblica utilità» che potrebbe dare risposte e risolvere il problema.
Bisogna che si scelga tra una multinazionale, altamente professionale che i suoi servizi li fa pagare profumatamente, guidata da Franco Masera, fratello dell’ex ministro del Bilancio Rainer, e una realtà di completa pertinenza della Regione che annovera altrettante riconosciute capacità professionali che, probabilmente a costo zero e comunque facendo rimanere nelle proprie casse, con una partita di giro, la contropartita, potrebbe far fronte alle esigenze dell’assessorato alla Salute. È un dato che in tutti questi anni Fincalabra ha saputo esprimere nel modo più completo le potenzialità del cammino evolutivo delle piccole e medie imprese calabresi.
Tutto facile? Probabile. Sicuramente più difficile è analizzare i retroscena che hanno portato la giunta Scopelliti e prima quella Loiero, ad affidare a Kpmg quella commessa gigantesca pagata profumatamente per individuare, certificare e liquidare il debito sanitario della Calabria secondo la volontà del cosiddetto “Tavolo Massicci” organizzato dai ministeri dello Sviluppo e della Sanità per la verifica dei conti. Per entrare più nel dettaglio, l’attività di Kpmg si espandeva dalle procedure di ricognizione e accertamento dei debiti sanitari alla certificazione e gestione delle risorse derivanti dai prestiti sottoscritti. Insomma Kpmg in tutti questi anni è diventata magna pars della sanità pubblica e privata della Calabria.

 

*giornalista

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