COSENZA Il tribunale di Cosenza ha condannato a cinque anni di carcere Massimino Aceto e Bruno Palermo per bancarotta fraudolenta. I due erano imputati nel processo che riguarda il fallimento della società Multicom srl, avvenuto il 28 gennaio del 2004. Il pm Salvatore Di Maio aveva chiesto 5 anni e 8 mesi per Aceto e 4 anni per Palermo, legale rappresentante della società.
Il collegio giudicante (presieduto da Enrico Di Dedda, a latere Alfredo Cosenza e Manuela Gallo) ha revocato le pene sospese e stabilito anche l’interdizione dai pubblici uffici per i due. Il tribunale, infine, ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per otto testimoni per falsa testimonianza. La bancarotta, accertata all’epoca dalla guardia di finanza, era di circa due milioni di euro.
Per l’accusa Aceto era amministratore di fatto della Multicom, Palermo era invece il ragioniere che figurerebbe come teste di legna. Come è emerso – sostiene l’accusa – dalle testimonianze di imprenditori che avevano avuto rapporti con la società sia come clienti che come fornitori.
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