Neonata morta, la task force acquisisce le cartelle cliniche

VIBO VALENTIA Procede senza sosta l’ispezione della task force all’ospedale di Vibo. Gli esperti inviati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per fare luce sulla morte della piccola Maria Pia, la neonata morta martedì durante il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale di Catanzaro, stanno cercando di accertare i fatti anche attraverso il racconto del personale presente al momento del decesso della bimba. I tecnici del ministero sono affiancati dal sub-commissario alla Sanità, Andrea Urbani, dai membri della commissione “Eventi sentinella” (costituita lo scorso dicembre per indagare sulle disfunzioni del servizio sanitario), dai risk manager di Cosenza e Reggio Calabria, dai carabinieri del Nas, dai delegati di Agenas e dalla dirigente del servizio Attività ospedaliere.
La task force ha già acquisito molti documenti, tra cui cartelle cliniche, referti del Pronto soccorso e gli esami a cui era stata sottoposta la madre durante la gravidanza. Al lavoro anche la Procura di Vibo, che ha già messo sotto sequestro tutta la documentazione ritenuta “sensibile” e utile a ricostruire le dinamiche di quello che sembra l’ennesimo caso di malasanità calabrese.
La relazione che la task force presenterà alla Lorenzin sarà pronta tra 48 ore. Non un dossier definitivo, dal momento che per capire cosa sia davvero successo bisognerà attendere i risultati dell’esame autoptico sul corpo della piccola, che si sta svolgendo proprio in queste ore su disposizione dalla Procura. Risultati che potrebbero arrivare tra uno o due mesi.
«In questo momento – dice il sub-commissario Urbani –, non siamo in grado di sbilanciarci. Quando avremo letto tutta la documentazione potremo farci un’idea, che dovrà comunque essere confermata dagli esiti dell’autopsia». L’ispezione all’ospedale di Vibo continuerà per tutta la giornata.

IN CAMPO GLI ESPERTI

Saranno coinvolte tutte le principali società scientifiche e i professionisti dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, dell’istituto Giannina Gaslini di Genova e dell’Azienda ospedaliera Meyer di Firenze nel tavolo tecnico istituito presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), e composto da rappresentati del ministero della Salute e delle Regioni, per approfondire il tema delle reti pediatriche nell’ambito del sistema di emergenza-urgenza e nel rapporto con le altre reti assistenziali, ospedaliera e territoriale. «Già dallo scorso febbraio, su indicazioni ricevute dal ministro Lorenzin – afferma in una nota il direttore generale Agenas, Francesco Bevere – abbiamo istituito un tavolo tecnico perché riteniamo di fondamentale importanza creare un sistema di monitoraggio e valutazione della funzionalità ed efficacia dei percorsi di cura. I dirigenti e i professionisti di Agenas sono sempre in campo, anche in queste ore in Calabria con la task force inviata dal ministro Lorenzin. Lo stesso ministro – ha aggiunto – ci ha chiesto, come scritto nel Patto della salute, di intervenire con tutte le nostre forze nell’organizzazione di quelle reti dove entra in gioco la vita delle persone».

«Individuare criticità organizzative e assistenziali e intervenire per eliminare carenze e inefficienze – conclude Bevere – è il più alto livello di prevenzione, la più grande difesa della salute di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più fragili».

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it