VIBO VALENTIA Alla fine, evidentemente, la moral suasion del governatore non ha sortito gli effetti sperati. Così, oltre ad Antonio Lo Schiavo, è spuntato un altro candidato a sindaco che si dichiara di centrosinistra. Si tratta di Cesare Pasqua, dirigente dell’Asp e padre del consigliere regionale Vincenzo (arrivato a Palazzo Campanella proprio con la lista che portava il nome di Mario Oliverio). La sua candidatura, alla guida di una lista civica in cui sono candidati anche due assessori della giunta uscente di centrodestra, si va quindi ad aggiungere a quelle degli altri quattro aspiranti sindaci i cui nomi erano già noti da tempo.
L’ex magistrato Elio Costa è riuscito a raggruppare nel suo polo civico larga parte della coalizione di centrodestra che nel 2010 portò alla vittoria Nicola D’Agostino. Anche se in lizza senza simboli di partito, infatti, Udc, Ncd e Forza Italia si sono ritrovati insieme a sostenere Costa, che potrà contare su sette liste. Cinque invece, comprese quelle ufficiali di Pd e Sel, sono le compagini che correranno a sostegno di Lo Schiavo, giovane notaio che ha vinto le primarie del centrosinistra dello scorso 22 febbraio. Una lista a testa, infine, per il candidato a sindaco di “Cambiamo Vibo”, Antonio D’Agostino (sostenuto da Prc e Forum delle associazioni vibonesi), e per quello di Fratelli d’Italia, l’ex senatore Franco Bevilacqua.
s. pel.
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