Sanità, Scura boccia l'Azienda unica

CATANZARO Sarà pur vero che Oliverio ha con Scura «un ottimo rapporto e una ottima relazione». Il guaio è però che questa sintonia dialettica non si traduce in una visione armonica e uniforme della sanità regionale. Il governatore fa una cosa, il commissario ne pensa un’altra. È il caso di uno dei provvedimenti più importanti varati da Oliverio e dalla sua giunta: l’Azienda unica regionale (Asor), che accorpa – o dovrebbe accorpare – le Asp e le Ao calabresi (con l’esclusione dell’Aou Mater Domini). Scura si è dapprima mostrato possibilista rispetto alla nuova riorganizzazione, per poi stroncare tutto alla prima occasione ufficiale. Cioè l’ultima riunione del Tavolo ex Massicci (l’organo che “controlla” l’attuazione del Piano di rientro) dello scorso 8 aprile, durante la quale il commissario ha dichiarato che quello sull’Asor è un disegno di legge rispetto al quale ha già manifestato al presidente della Regione «le proprie perplessità».

Scura ritiene infatti che «prima di affrontare una nuova riorganizzazione del Ssr (Servizio sanitario regionale, ndr) sia opportuno tenere conto delle difficoltà ancora in essere relative al precedente accorpamento di Asl». Insomma, una bocciatura che pare senza appello rispetto al “colpo di mano” di Oliverio, che con la proposta sull’Azienda unica aveva provato a imporre in qualche modo la sua volontà in un settore dal quale il governo, proprio con la nomina di Scura, ha voluto estrometterlo.

p. bel.