MESSINA Si è concluso a Messina con sei condanne il processo dell’operazione “Campus”, l’indagine della Dia su un sistema che ha tentato di condizionare l’esito delle prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso o esami di abilitazioni. La Prima sezione penale del Tribunale di Messina ha condannato il calabrese Domenico Antonio Montagnese a 10 anni e 6 mesi, i giudici hanno escluso l’aggravante mafiosa mentre il docente universitario Marcello Caratozzolo è stato condannato a 2 anni 8 mesi e l’ex consigliere provinciale Santo Galati Rando a un anno 4 mesi, pena sospesa. Sono stati inoltre condannati Salvatore D’Arrigo a 3 anni 8 mesi, Alessandra Taglieri a un anno, pena sospesa e Massimo Pannaci a 5 anni e 8 mila euro di multa.
I giudici hanno disposto l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere. A vario titolo erano contestati i reati di millantato credito e altro. Secondo l’accusa Montagnese sarebbe riuscito a intrecciare rapporti e conoscenze sostenendo di poter cambiare il risultato dei test di ammissione alle facoltà a numero chiuso. Le intercettazioni permisero di scoprire anche vicende che non hanno nulla a che vedere con l’università come un episodio di usura e un tentativo di estorsione.
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