In 10mila chiedono un autobus per Gabriele

COSENZA A Gabriele, il bambino di dieci anni di Trenta, non è giunta solo la tempestiva solidarietà dei suoi compagni di classe. Impossibilitato a recarsi alla gita scolastica delle elementari a causa della mancanza di una pedana che gli permettesse di salire sull’autobus, questi ultimi hanno, com’è noto, deciso di rinunciare al viaggio pur di dimostrare sostegno all’amico. In queste ore, infatti, dall’altra parte dello Stivale è giunto il principio di un’attenzione più massiccia alla storia del piccolo che si sta diffondendo ovunque, a dimostrazione che quando si tratta di giuste cause non esistono disparità di sorta.
Promotore di una petizione sul sito “Charge” è stato Luca Faccio, giovane di Bassano del Grappa che ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, avanzando la richiesta di reperire un mezzo idoneo affinché il piccolo possa recarsi in gita scolastica assieme ai suoi 35 compagni. In poco tempo, la petizione ha raggiunto le 10.134 adesioni e “poche” ne mancano – meno di 5mila – per raggiungere il traguardo per il momento prefissato di 15mila sostenitori.
«Dopo aver appreso la notizia che in provincia di Cosenza un giovane studente disabile non ha potuto partecipare alla gita scolastica perché non riusciva a salire sull’autobus – scrive il giovane a Delrio – ho deciso di rivolgermi a lei. In altre occasioni le difficoltà erano state superate con grande impegno da parte di tutti, ma questa volta i gradini erano proprio insormontabili».
Semplificativa di difficoltà che i disabili patiscono, e che – purtroppo – non riguardano il singolo caso di Trenta, è del resto anche la storia del 42enne: «Sono nato – racconta – prematuro, e dopo solo sei mesi di gestazione ho riportato una disabilità fisica permanente. Ho sempre vissuto lottando per il superamento delle barriere architettoniche e morali per migliorare l’esistenza dei disabili e, dal 2005, mi dedico alle loro problematiche cercando di sensibilizzare le istituzioni locali e governative».
«La preside della scuola Filomena Lanzone – scrive ancora Faccio – si è impegnata a trovare un autobus idoneo per il ragazzo che si sposta con la sedia a rotelle, ma in tutta la provincia non esiste un mezzo idoneo che possa compiere lunghe percorrenze». E infatti, giusto ieri, era stato reso noto dalla Provincia di Cosenza l’impegno del presidente Mario Occhiuto di destinare alla gita dei 36 alunni un bus non di linea, misura che potrebbe però scontrarsi con le norme di sicurezza tuttora vigenti, in quanto i seggiolini dei mezzi adibiti al trasporto regionale non sono dotati di cinture di sicurezza. Nelle ultime ore, inoltre, dai colleghi di partito di Occhiuto, i forzisti Pagnoncelli e Gibiino, è stato interpellato ancora Graziano Delrio, con la richiesta di assumere provvedimenti contro le compagnie di trasporto con mezzi sprovvisti dei requisiti tecnici per accogliere i diversamente abili.
L’esito della petizione potrebbe, comunque, essere risolutivo assieme alle altre forze messe in campo, e richiamare il titolare del dicastero alle Infrastrutture e ai trasporti e gli organismi preposti ai loro doveri. «Le chiedo pertanto – continua Luca – di impegnarsi e di metterci la faccia affinché Gabriele faccia la gita assieme ai suoi compagni e tutti gli altri alunni dell’Istituto comprensivo di Rovito. Auspico che questa situazione si risolva per il meglio e quanto prima, e che lei come ministro alle Infrastrutture e dei trasporti, prima di puntare su Grandi opere e grandi eventi, si adoperi per garantire a tutti i cittadini disabili – conclude – i servizi necessari per muoversi». È possibile aderire alla petizione “Permettiamo a Gabriele di andare in gita scolastica» sulla piattaforma Charge.org.

Zaira Bartucca
z.bartucca@corrierecal.it