CROTONE Un consiglio comunale per salvare lo scalo pitagorico, o meglio per confermare il supporto che il Comune di Crotone darà all’aeroporto Sant’Anna una volta terminato l’esercizio provvisorio concesso dal tribunale, che scadrà il prossimo 15 giugno. È stata approvata all’unanimità la delibera attraverso la quale il Comune si impegna non solo a predisporre un percorso nuovo e concreto per la costituzione di una nuova società, ma anche a garantire l’assegnazione sin da ora delle risorse finanziarie derivanti dalle royalties per estrazione di idrocarburi dell’anno 2011 nella misura prevista dell’8%.
Questo, in sostanza, il punto su cui si è ampliamente discusso oggi pomeriggio in consiglio comunale. In avvio dei lavori si è registrata la protesta degli attivisti “No-Eni”, che con tanto di striscione hanno cercato di far prevalere le loro voci e i loro dissensi. Iniziativa subito interrotta dalle forze dell’ordine che hanno provveduto a sequestrare lo striscione con scritto “Crotone peggio di Roma. Mafia Capitale”.
«Indubbiamente la costituzione di una nuova società è la soluzione al problema in cui grava attualmente l’aeroporto Sant’Anna – ha spiegato il primo cittadino, Peppino Vallone – anche perché questo è l’aeroporto che di sicuro serve alla cittadinanza, ma che è indispensabile anche per tutta la fascia Jonica. Abbiamo l’obbligo di garantire l’esercizio provvisorio, ma anche quello di offrire una prospettiva futura».
La seduta di consiglio, in realtà, prevedeva anche l’approvazione del bilancio consuntivo del 2014. Punto rimandato per la mancanza della documentazione necessaria. E non sono mancate le polemiche. Primo fra tutti il consigliere Fabrizio Meo, che più volte è intervenuto sulla mancata approvazione del bilancio consuntivo sottolineando la regolamentare approvazione da parte di altri comuni italiani del bilancio in questione: «Il Bilancio consuntivo doveva essere approvato entro il 30 di aprile, motivo per cui come sempre accade il sindaco di Crotone, per evitare il commissariamento, ha fatto in modo di convocarlo entro il 30 di aprile. Quindi oggi abbiamo discusso del “rendiconto di gestione” senza che in realtà vi sia soltanto una carta e per questo, il punto è stato rinviato. Il Prefetto impiegherà, come al solito, qualche giorno per accorgersene, quindi rivolgerà una diffida intimando di approvare il bilancio entro 20 giorni pena il commissariamento – ha aggiunto Meo – diffida che per arrivare al Protocollo, come è già accaduto con il precedente Prefetto, impiegherà 20 giorni dalla data della sua firma e che poi va notificata a tutti i consiglieri comunali. Tutto questo farà sì che passino altrettanto venti giorni dalla notifica dell’ultimo consigliere comunale e questo sarà il motivo per cui il Comune di Crotone non è stato a tutt’oggi commissariato». Ma le polemiche non sono finite, anzi, Ettore Perziano, consigliere di maggioranza, ha sottolineato e chiesto l’eliminazione di alcuni punti della delibera. In particolare, ha ribadito: «Come la crisi globale e quindi anche locale, non sia il motivo dell’attuale stato in cui versa la società Sant’Anna, poiché in realtà ciò che non ha funzionato è stata proprio una totale errata gestione della società stessa, motivo per cui dovrebbero essere ammesse, qualora ce ne fossero, delle responsabilità».
Maria Dora De Caria
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