COSENZA Ammesse le prove documentali. I primi testimoni del pm saranno sentiti nella prossima udienza del processo sul crac della Banca di credito cooperativo di Cosenza (Bcc). Il procedimento “Family bank” cerca di fare luce su diversi milioni di euro sottratti alla Bcc di Cosenza. Sul banco degli imputati ci sono Giacinto Ettore Caroselli, 62 anni di Spezzano Albanese; Rosario Mercuri, 60 anni di Lamezia; Giancarlo Tosto, 59 anni di Rogliano; Eugenio Gallo, 47 anni di Dipignano; Carlo Canè, 43 anni di Carolei; Maria Dolores Pio, 62 anni di Spezzano Albanese; il cubano Zayas Torralba e Barbara Caroselli, 35 anni. Tutti accusati di associazione finalizzata all’appropriazione indebita. Gli episodi contestati vanno dal 2007 al 2010. Secondo l’accusa, gli imputati si sarebbero appropriati di diversi milioni di euro, causando il fallimento della Banca di credito cooperativo. Tanti soldi che, stando all’impianto accusatorio, sarebbero stati sottratti ai risparmiatori e all’istituto bancario.
Il collegio ha accolto le richieste del pm Giuseppe Cozzolino relative alla lista teste e all’ammissione di alcune prove documentali. Ma si è riservato di decidere, invece, sulla richiesta di trascrizione di alcune bobine che per il pubblico ministero riguardano conversazioni importanti che danno l’idea dello spaccato in cui si sarebbero verificati i reati contestati e dimostrerebbero come gli imputati avrebbero gestito la Banca come una cosa loro. Il processo è stato aggiornato al prossimo 18 giugno.
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