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Gioffrè-Carpentieri, Nesci: ci rivolgeremo alla magistratura

CATANZARO «Ci rivolgeremo anche alla magistratura». La deputata Dalila Nesci (M5S), dopo l’interpellanza sul caso delle nomine dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere da parte della giunt…

Pubblicato il: 08/05/2015 – 13:31
Gioffrè-Carpentieri, Nesci: ci rivolgeremo alla magistratura

CATANZARO «Ci rivolgeremo anche alla magistratura». La deputata Dalila Nesci (M5S), dopo l’interpellanza sul caso delle nomine dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere da parte della giunta Oliverio, si ritiene insoddisfatta delle risposte arrivate dal governo ed è decisa ad andare fino in fondo per rimuovere quella che definisce una «singolare contraddizione».
Attraverso l’atto parlamentare, Nesci ha chiesto di sapere se per quelle nomine occorresse o meno «un atto di recepimento del commissario per il piano di rientro». Da parte dell’esecutivo, che si è affidato alla replica del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, non sarebbero giunte risposte esaustive ma «pilatesche»: «Nei mesi scorsi i ministeri vigilanti dissero al tavolo Massicci della necessità di un atto di recepimento delle nomine in questione da parte del commissario governativo. Oggi il governo ha eluso il punto, dimostrando invece, che gli atti e le competenze fissati cambiano in base agli interessi da tutelare».
Nell’interpellanza, in cui viene citato un articolo pubblicato dal Corriere della Calabria, Nesci si sofferma nuovamente sulle vicende del confermato dg del policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, Antonio Belcastro, del commissario dell’Asp di Reggio Calabria Santo Gioffré e del direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” della città dello Stretto, Giulio Carpentieri. Durissima la deputata pentastellata che, in aula, ha dipinto un quadro imbarazzante, con le nomine che hanno causato uno “scivolone” sul piano dell’opportunità politica e ingenerato pesanti dubbi sulla legittimità degli atti. Dubbi per la verità già fugati dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, secondo cui le nomine di Gioffré e Carpentieri sono avvenute in violazione della legge. Al punto che per la stessa Madia, spiega Dalila Nesci, «Gioffrè e Carpentieri devono tornare immediatamente a casa».
«Il nuovo commissario dell’Asp di Reggio Calabria – afferma la deputata M5S – è quel Santo Gioffrè cui per legge non poteva essere conferito l’incarico, stando all’articolo 8 del decreto legislativo n. 39 dell’8 aprile 2013, per il quale “gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che nei cinque anni precedenti siano stati candidati in elezioni europee, nazionali, regionali e locali, in collegi elettorali che comprendano il territorio della ASL”». Nel caso di Giulio Carpentieri, oggi alla guida dell’amministrazione degli ospedali Riuniti di Reggio, già autore della formidabile scalata da muratore a plenipotenziario segretario generale del consiglio regionale, Nesci ha rammentato in aula che la legge vieta il conferimento di incarichi «al personale delle pubbliche amministrazioni cessato volontariamente dal servizio per l’ottenimento della pensione di anzianità».
Quanto a Belcastro, Dalila Nesci lo ricorda come «il manager che alle telecamere di “Report” dichiarò di non conoscere l’attività della fondazione di ricerca che dirigeva»: l’ormai estinta fondazione Campanella.

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