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Quando Marra chiedeva a Speziali di Dell'Utri

REGGIO CALABRIA Non appena si sparge la notizia dell’individuazione di Marcello Dell’Utri in Libano, Giuseppe Marra, direttore dell’agenzia di stampa AdnKronos, originario del Crotonese, non ha dub…

Pubblicato il: 09/05/2015 – 14:53
Quando Marra chiedeva a Speziali di Dell'Utri

REGGIO CALABRIA Non appena si sparge la notizia dell’individuazione di Marcello Dell’Utri in Libano, Giuseppe Marra, direttore dell’agenzia di stampa AdnKronos, originario del Crotonese, non ha dubbi: chi può saperne qualcosa è Vincenzo Speziali. Fra i due – si evince in modo chiaro dalla conversazione intercettata – c’è un rapporto di lunga data e confidenziale, tanto che Marra può permettersi di andare subito al dunque. Quasi per dar peso alle sue parole gli dice di essere in compagnia di Peppino Gargani, esponente di Forza Italia, quindi a bruciapelo gli chiede se è vero che Dell’Utri si trovi in Libano. Speziali rimane interdetto, immediatamente risponde di non saperne nulla e chiude rapido la conversazione. Poi però ci ripensa. E subito richiama Marra. Da «persona molto accorta» – così si definisce Speziali – gli chiede chi gli abbia detto la storia di Dell’Utri, ma non ottiene la risposta desiderata. Marra si limita a dire di avere sentito dei «sussurri». Una sibillina allusione che manda letteralmente nel panico Speziali, il quale nei giorni successivi non farà altro che dirsi indignato per la telefonata ricevuta con una variegata serie di interlocutori che vanno dal padre Giuseppe Speziali, alla moglie Joumana Rizk, dall’ex ministro Claudio Scajola al vicequestore aggiunto Valerio Aquila, di stanza a Beirut, da Sergio Billé a Emo Danesi. Una strategia secondo inquirenti e investigatori, tesa a mostrare di non avere avuto alcun ruolo nella gestione della latitanza di Dell’Utri, in realtà gestita personalmente. A confermarlo, si legge nell’ordinanza, è la reazione di Speziali a una seconda telefonata che lo mette in allarme. Qualche giorno dopo la telefonata di Marra, che tanto aveva preoccupato Speziali, Francesco Procopio lo contatta per informarlo che Marcello Dell’Utri è appena stato arrestato a Beirut. L’imprenditore rimane basito, gli investigatori della Dia, nel trascrivere la conversazione annotano «una breve pausa di silenzio», quindi un’imbarazzata risposta: «Dice che si trova sull’aereo e che non può sapere delle cose che succedono (ride in maniera forzata) e non capisce perchè chiamano sempre a lui quando si tratta di cose di Beirut. Vincenzo, con fare molto nervoso e indispettito, ribatte a Francesco che a lui non interessano i pettegolezzi gli dice di avere pazienza in quanto si trova in aereo, lo saluta e chiude la comunicazione».

 

a. c.

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