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Regione, Nicolò: «Avviare le commissioni speciali»

REGGIO CALABRIA «Ho posto all’attenzione della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’urgenza di definire il quadro istituzionale con il varo delle commissioni speciali». Lo afferma…

Pubblicato il: 09/05/2015 – 9:12
Regione, Nicolò: «Avviare le commissioni speciali»

REGGIO CALABRIA «Ho posto all’attenzione della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’urgenza di definire il quadro istituzionale con il varo delle commissioni speciali». Lo afferma il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò. «L’esigenza – aggiunge – di completare gli organismi dell’Assemblea legislativa non è oltre tollerabile, tenuto conto che ormai sono trascorsi quasi sei mesi dall’insediamento del consiglio regionale. È addirittura pleonastico affermare che il funzionamento della Regione risente in maniera evidente della mutilazione attuale dell’esecutivo, i cui effetti negativi ridondano nella stagnazione in cui versa l’attività consiliare e delle commissioni. Ho ribadito al presidente del Consiglio la volontà del gruppo di Forza Italia di partecipare alla prossima seduta dell’Assemblea, che è stata calendarizzata per il prossimo 19 maggio con il solo obiettivo di procedere agli adempimenti istituzionali considerato che siamo in presenza della campagna elettorale che vedrà al voto numerosi e importanti comuni della Calabria e, dunque, chiudere positivamente l’organizzazione dell’attività legislativa».
«Insistiamo, quindi, nel richiedere – prosegue Nicolò – all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale, l’elezione delle Commissioni speciali e, nel contempo, come da raccomandazione pervenuta al presidente Scalzo e condivisa da tutti i capigruppo, di dare impulso al lavoro delle Commissioni permanenti per valutare gli indirizzi e le proposte politico-amministrative della giunta regionale su cui si articolano gli interventi nei vari settori: dalla sanità, ai lavori pubblici; dai trasporti, alla cultura, alla scuola; all’ambiente ed alla protezione civile. Finora, al di là degli annunci e delle buone intenzioni, si è riscontrato una paralisi che sicuramente pregiudica il profilo istituzionale del consiglio regionale, pertanto chiediamo che, al di là delle beghe interne, vi sia un bel colpo di reni da parte del centrosinistra con la dovuta responsabilità rispetto all’ampia fiducia riposta dai cittadini calabresi nell’ultima tornata elettorale».
«In tal senso – continua – il permanere di contraddizioni che si manifestano palesemente e quotidianamente nel rapporto Governo-Regione, sono un segnale negativo e preoccupante per la Calabria che ha bisogno, oggi più che mai, di una rinnovata e solidale attenzione nazionale, senza la quale il rischio è che si cronicizzino questioni da cui sarà davvero complicato trovarne l’uscita. Da qui, dunque, la svolta che deve essere impressa all’attività dell’Assemblea legislativa, recuperandone la centralità ovvero, il ruolo democratico, e non riducendone il valore costituzionale a mera attività “notarile” di decisioni da votare solo in virtù di rapporti politici muscolari. Ecco perché si rende necessario quanto opportuno evitare dannose perdite di tempo o lambiccanti procedure di spartizioni assessorili, materia su cui il Pd e la maggioranza di centrosinistra stanno dando dimostrazione di essere – conclude – provetti alchimisti».

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