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"Vacche sacre", il prefetto ne dispone l'abbattimento

REGGIO CALABRIA Un’iniziativa concreta per eliminare una problema che si registra da decenni in provincia di Reggio Calabria. È quella intrapresa dal prefetto, Claudio Sammartino, che ha disposto l…

Pubblicato il: 09/05/2015 – 11:21
"Vacche sacre", il prefetto ne dispone l'abbattimento

REGGIO CALABRIA Un’iniziativa concreta per eliminare una problema che si registra da decenni in provincia di Reggio Calabria. È quella intrapresa dal prefetto, Claudio Sammartino, che ha disposto l’abbattimento delle cosiddette “vacche sacre”, i bovini di affiliati alla ‘ndrangheta che vagano in tutta la provincia provocando danni alle colture e che vengono tollerate nel timore di ritorsioni. Gli animali, inoltre, rappresentano un pericolo per la circolazione stradale e ferroviaria.

Il prefetto, ha infatti emanato, «per ragioni di grave necessità e urgenza», un’ordinanza con cui è stato disposto l’abbattimento di animali vaganti, in particolare bovini, «nel caso in cui – si afferma nel provvedimento –  dovessero creare situazioni di pericolo concreto per l’incolumità delle popolazioni e per la sicurezza della circolazione sia stradale che ferroviaria». Dell’esecuzione del provvedimento – è detto in un comunicato – sono state incaricate le forze di polizia statali e locali e gli eventuali ausiliari. La decisione è scaturita dalla recente riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, con la partecipazione dei Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria, Palmi e Locri, durante cui è stato esaminato il fenomeno degli animali vaganti che possono determinare situazioni di rischio per la pubblica incolumità, oltre ad arrecare danni alle coltivazioni e all’economia locale».
«Tale fenomeno – si aggiunge nella nota – può costituire, altresì, una verosimile forma di pressione e prevaricazione, fino al danneggiamento delle colture, praticata da soggetti senza scrupoli e con finalità illecite. Il Prefetto ha altresì disposto che il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale e il comandante del Corpo forestale dello Stato, d’intesa con le amministrazioni comunali interessate, potranno disporre l’eventuale impiego della carne derivante dall’abbattimento degli animali per il consumo umano e a scopo benefico. È previsto inoltre lo smaltimento degli stessi nelle forme previste dall’ordinamento, compreso l’interramento o la distruzione delle carcasse.

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