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Asp Crotone, l'amico di Oliverio non può fare il ds

CROTONE C’è un caro amico del governatore Oliverio che fa il direttore sanitario senza avere i requisiti necessari. È la storia di Agostino Talerico, nuovo manager dell’Asp di Crotone nominato dal …

Pubblicato il: 11/05/2015 – 13:17
Asp Crotone, l'amico di Oliverio non può fare il ds

CROTONE C’è un caro amico del governatore Oliverio che fa il direttore sanitario senza avere i requisiti necessari. È la storia di Agostino Talerico, nuovo manager dell’Asp di Crotone nominato dal commissario Sergio Arena il 28 aprile scorso.
Secondo quanto si vocifera in ambienti sindacali, Talerico non sarebbe in possesso dei “titoli” richiesti per svolgere quel ruolo nell’Azienda provinciale. Come attestato dalla deliberazione di nomina, il ds è già dipendente dell’Asp con l’incarico di direttore dell’Unità operativa semplice (Uos) di Angiologia. E proprio qui starebbe l’inghippo: secondo il decreto legislativo 502 del ’92 (“Riordino della disciplina in materia sanitaria”) e le leggi similari e successive, il direttore sanitario deve essere un medico «che abbia svolto per almeno cinque anni qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private, di media o grande dimensione». E la direzione della Uo dipartimentale di Angiologia, che non è nemmeno un “primariato”, non sembra corrispondere alle caratteristiche di un ente di «media o grande dimensione».
Né si rintracciano, nel curriculum di Talerico pubblicato sul sito dell’Asp, altri incarichi di direzione aziendale o sanitaria. Laureato in Medicina all’Università di Roma, il ds nell”88 ha conseguito le specializzazione in Angiologia a Catania e nel ’95 quella in Medicina interna a Messina. Negli anni, ha operato, in qualità di assistente medico, al Pronto soccorso e nelle divisione Geriatria nell’ospedale di Crotone. Dal 2009 al 2014, poi, è stato presidente della società regionale di Angiologia e patologia vascolare. Basta, finisce qui.
Un particolare anagrafico, però, deve forse essere tenuto in considerazione: Talerico è nato a San Giovanni in Fiore, lo stesso paese d’origine del “lupo” della Sila, Mario Oliverio. Il governatore e il medico si conoscerebbero da molti anni; e c’è pure chi giura che i due sarebbero amici fin dai tempi dell’infanzia.
La certezza è che la nomina del manager è frutto di una decisione di Arena, a sua volta designato commissario dell’Asp di Crotone dallo stesso Oliverio.
Se i sospetti che circolano dovessero rivelarsi fondati, il caso di Talerico si aggiungerebbe a quelli di Santo Gioffrè all’Asp di Reggio e di Giulio Carpentieri all’Ao “Bianchi-Melacrino-Morelli”. Entrambi occuperebbero illegittimamente – secondo la “legge Madia” (decreto legislativo 39 del 2013) – la loro poltrona. Gioffrè, anche lui “piazzato” da Oliverio, non avrebbe potuto assumere la guida dell’Asp di Reggio perché nel 2013 è stato candidato a sindaco di Seminara. E la norma non lascia dubbi: un ex candidato può dirigere un’azienda solo cinque anni dopo le elezioni.
Sarebbe inconferibile pure l’incarico all’ex segretario generale del consiglio regionale Carpentieri, che non avrebbe potuto ricoprire il ruolo di direttore amministrativo del Riuniti di Reggio in quanto già pensionato.
Due casi che stanno facendo discutere. E a cui potrebbe aggiungersi anche quello del medico tanto caro a Oliverio.

 

p. bel.

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