Lamezia, un commissario sceglierà gli scrutatori

LAMEZIA TERME Sarà un commissario nominato dalla Prefettura a decidere sulle nomine degli scrutatori alle prossime elezioni amministrative a Lamezia Terme. Ieri, infatti, la commissione elettorale non ha raggiunto l’unanimità sui criteri di nomina passando la scelta alla Prefettura. A mettersi di traverso sulla proposta dell’amministrazione di procedere a un sorteggio tra i disoccupati (esclusi coloro che avevano già fatto gli scrutatori) sono stati i consiglieri Mariolina Tropea (Pd) e Massimo Cristiano (Mtl).
Per i due consiglieri, il sistema adottato alle scorse elezioni europee del novembre 2014 non aveva funzionato immettendo tra gli scrutatori anche persone in realtà occupate. Secondo l’amministrazione comunale, però, le cose non stanno esattamente così perché alle scorse elezioni europee, come in questo caso, la commissione non raggiunse un accordo sulle nomine che vennero affidate a un dirigente della Prefettura. Questi decise per un sorteggio fra «tutti i cittadini iscritti negli appositi albi senza però utilizzare le indicazioni preferenziali per i disoccupati, gli inoccupati e per chi aveva già svolto l’attività di scrutatore così come proposto dall’amministrazione comunale». «L’amministrazione comunale avrebbe sicuramente preferito che la scelta fosse stata fatta dalla commissione elettorale – scrive in una nota il sindaco uscente Gianni Speranza – tramite il sistema del sorteggio. Un sorteggio gestito dagli uffici comunali con alcune precise indicazioni, richiamando i criteri contenuti nel documento votato all’unanimità dal consiglio comunale di Lamezia Terme che lo aveva posto come indirizzo alla commissione elettorale e precisamente: procedere al sorteggio da effettuarsi esclusivamente nell’ambito degli iscritti all’apposito albo, escludere dal sorteggio chi ha già svolta la funzione di scrutatore nelle ultime elezioni, prendere in considerazione tra gli iscritti all’albo degli scrutatori i cittadini in stato di svantaggio quali disoccupati o inoccupati verificati dall’ufficio per l’impiego».

Alessia Truzzolillo
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