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Romeo e Giudiceandrea: «Sorpresi dalla polemica di Nicolò»

REGGIO CALABRIA «Siamo francamente sorpresi dalla dichiarazione del presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò. Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo si era concordato che la…

Pubblicato il: 12/05/2015 – 18:34

REGGIO CALABRIA «Siamo francamente sorpresi dalla dichiarazione del presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò. Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo si era concordato che la prossima seduta del Consiglio regionale sarebbe stata dedicata a temi istituzionali e non politici, considerata l’imminenza del prossimo turno di elezioni amministrative che coinvolgerà alcuni importanti comuni calabresi». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Sebi Romeo e Giuseppe Giudiceandrea, capigruppo del Pd e dei Democratici Progressisti. «Siamo sorpresi – aggiungono – proprio perché riteniamo che non ci sia nulla di più istituzionale di un Consiglio dedicato a interrogazioni e mozioni, molte delle quali depositate da rappresentanti della minoranza. Addirittura, alcuni di questi provvedimenti recano la firma congiunta di consiglieri di maggioranza e opposizione, a testimonianza dell’assoluto rigore del comportamento del presidente Scalzo, ma anche del pieno rispetto della volontà della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Non comprendiamo, anche perche’ questo Nicolò non lo dice, quale sia il tema politico che il Consiglio si appresterebbe ad affrontare. Né crediamo che un consigliere esperto come il capogruppo di Forza Italia possa considerare “politico” l’inserimento all’ordine del giorno di una “clausola di salvaguardia”, volta a consentire la discussione dei provvedimenti eventualmente licenziati dalle commissioni, se coerenti con il profilo istituzionale richiesto. È comprensibile che il collega Alessandro Nicolò cerchi di alzare i toni e monti ad arte una polemica che, ripetiamo, sarebbe altrimenti inspiegabile e priva di motivazione: per il partito che lui rappresenta in consiglio regionale, infatti, è un momento di enorme difficoltà, come dimostra l’ormai inarrestabile emorragia di consensi e il tracollo che, da ultimo, è arrivato a Trento e Bolzano».

«Fare polemica – concludono – è un modo di fare politica, specie in campagna elettorale. Ma rischia di essere paradossale criticare l’atteggiamento pienamente istituzionale che Tonino Scalzo ha dimostrato anche in questa circostanza, mantenendo equilibrio e rispetto di ogni sensibilità presente in Consiglio regionale, come comprova il fatto stesso che all’esame del Consiglio ci siano provvedimenti firmati dallo stesso Nicolò».

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