REGGIO CALABRIA È stata avviata una petizione on line per dire no alla decisione con cui il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha disposto nei giorni scorsi l’abbattimento delle cosiddette “vacche sacre”, i bovini di proprietà di affiliati alla ‘ndrangheta che vagano liberamente provocando danni alle colture agricole e rappresentando anche un pericolo per la circolazione stradale e ferroviaria. A promuovere la petizione è stato il sito “Firmiamo.it”, che chiede, in un comunicato, «se davvero il crudele sterminio degli animali sia l’unica strada. Le vittime di questa mattanza legalizzata sono dei bovini, spesso di proprietà di affiliati della ‘ndrangheta. Preso atto che il problema deve essere risolto, la petizione propone il sequestro degli animali e la loro riallocazione in nuove location dove possano continuare a vivere. Uccidere è una soluzione – si afferma nel testo della petizione – facile e veloce di un Paese che non sa governarsi. Organizzarsi e preservare la vita di questi animali sarebbe invece la risposta di un Paese intelligente e democratico verso tutti, animali compresi. Se le povere vacche sono lasciate pascolare senza controlli, di chi è la colpa? Dell’uomo o dell’animale? E se la colpa è dell’uomo, perché deve essere l’animale a farne la spese, addirittura con la vita?».
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