CROTONE È stato definito “modello Capo Colonna” quello che ha visto un’ampia partecipazione di forze sociali per la difesa del prezioso sito archeologico crotonese. Si tratti o meno di un vero e proprio precedente, certo è che due delle associazioni interessate – Gettini di Vitalba e Sette soli – hanno portato a casa un secondo punto a favore della difesa e valorizzazione dell’area: ieri, in consiglio comunale, è stata infatti approvata la proposta di delibera della IV Commissione cultura, che impegna l’amministrazione Vallone – come richiesto dai due sodalizi – a concordare nuove modalità di utilizzo per i circa 62 milioni del Piano di azione e coesione (Pac) prima indirizzati al sito archeologico Antica Kroton, dalle associazioni ritenuto «poco promettente» in materia di ricadute turistiche.
FONDI A FAVORE DELLA SICUREZZA DEL SITO
Se, dunque, in prima istanza era stata manifestata dal sindaco la volontà di destinare parte del finanziamento, oltre che per il paventato recupero di Antica Kroton, per la valorizzazione del teatro comunale e per la manutenzione di alcune strade, adesso la giunta si è impegnata a utilizzarli per la messa in sicurezza dell’area di Capo Colonna, flagellata da un erosione costiera che si era pensato fino a questo momento di fronteggiare – con il progetto Spa 2.4 – con l’intervento su un singolo costone. Il lavoro che la giunta Vallone si è invece impegnato a portare avanti sarà «da concordare con associazioni e rappresentanze di cittadini», e sarà caratterizzato – è stato anticipato – da interventi più organici. Una sinergia che sembra andare proprio in direzione della partecipazione voluta da associazioni e comitati, che in relazione alla vicenda di Capo Colonna avevano lamentato a più riprese le «imposizioni» di amministrazione comunale e soprintendenza.
z. b.
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