REGGIO CALABRIA La Regione è impegnata nel contrasto del Drycosmus kuriphilus yasumatrsu, noto come Cinipide galligeno, pericoloso parassita che da alcuni anni ha infestato i castagneti del territorio regionale. Oliverio, in particolare, ha sottolineato in più occasioni come sia «indispensabile la difesa del patrimonio castanicolo calabrese e la tutela dell’economia legata alle produzioni frutticole nostrane». Nei giorni scorsi, rende noto il direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, è partita una campagna di lanci del Torymus sinensis, l’antagonista naturale del Cinipide, ossia l’unico metodo possibile e autorizzato per fronteggiare il dannoso parassita del castagno.
L’imponente operazione, condotta dal Servizio fitosanitario regionale, in collaborazione con l’Arsac, e finanziata dal ministero delle Politiche agricole e forestali, comprende ben 150 lanci, che prevedono la copertura dell’intero territorio regionale. In particolare, individuate le migliori fasi fenologiche e le opportune localizzazioni geografiche, il Servizio fitosanitario regionale ha predisposto 45 lanci nella provincia di Cosenza, 35 nella provincia di Catanzaro, 35 nel Crotonese, 15 nel Vibonese e 20 nel Teggino.
L’obiettivo è quello di effettuare interventi razionali, nel rispetto dei protocolli scientifici, che garantiscano anche nei prossimi anni un efficace controllo del pericoloso parassita del castagno, la riduzione dei danni da esso provocati e una corretta gestione delle problematiche fitosanitarie dei castagneti. «Fondamentale – secondo Salvino – il sostegno ai castanicoltori e agli operatori agricoli, nonché la diffusione delle buone pratiche per poter ottenere risultati considerevoli nel più breve tempo possibile».
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