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Rifiuti, Oliverio rinnova l'emergenza

CATANZARO Tutto secondo copione: proroga doveva essere e proroga è stata. Stiamo parlando del settore della gestione dei rifiuti che ancora una volta vede perpetrata la poca edificante procedura di…

Pubblicato il: 14/05/2015 – 16:43
Rifiuti, Oliverio rinnova l'emergenza

CATANZARO Tutto secondo copione: proroga doveva essere e proroga è stata. Stiamo parlando del settore della gestione dei rifiuti che ancora una volta vede perpetrata la poca edificante procedura di rinnovare – in deroga alle normative del comparto – l’ordinanza che autorizza l’aumento della capacità di accumulare immondizia nelle discariche calabresi.
L’ultima puntata della lunga serie è stata firmata dal governatore Mario Oliverio e porta la data del 13 maggio. Giorno di scadenza del precedente decreto che permetteva, appunto, per sei mesi – a partire da dicembre 2014 – l’incremento fino al 50 per cento della capienza dell’abbanco di pattume tal quale nei siti. Con un’aggravante: queste discariche, destinatarie del provvedimento, sono anche prive dell’Autorizzazione integrale ambientale (Aia). Anzi è proprio che in attesa di questa autorizzazione che Oliverio – in continuità con quanto aveva già deciso il suo precedente – ha emanato la nuova ordinanza contingente e urgente che rinnova questa possibilità per ulteriori sei mesi e riduce anche i tempi di maturazione della frazione organica stabile e con la produzione di rifiuti e simili “non compostati”. In parole povere consente nuovamente di accatastare i rifiuti proveniente da ogni dove, senza alcun pretrattamento. Ma c’è dell’altro. Nella stessa ordinanza – così come era avvenuto in passato – la Regione rinnova l’intesa con i privati i cui impianti «sono dichiarati di interesse pubblico», quindi autorizzati allo stoccaggio dei rifiuti urbani non differenziati e al successivo trattamento di trito-vagliatura.
Così in Calabria si perpetra un modo di operare in materia ambientale come se nulla fosse cambiato dalla stagione del commissariamento. E in barba a quanto più volte sollecitato dall’Unione europea che in materia di scorretta gestione dei rifiuti ha sonoramente bacchettato Calabria.
Mentre la prospettiva di vedere crescere in maniera seria la raccolta differenziata in regione sembra assomigliare sempre più al libro dei sogni, la realtà parla che all’orizzonte – non troppo lontano – ci sarà una nuova proroga di questo cattivo costume: la prossima data di scadenza di ordinanza reca in calce la data del 13 novembre. Eredità, per dirla tutta che proviene da lontano e costringe la Calabria a rimanere in eterna emergenza.

 

Roberto De Santo

r.desanto@corrierecal.it

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