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Assunzioni in sanità, la Cgil: «Rispettare la legge»

CATANZARO «La notizia secondo la quale si intende bandire un nuovo concorso per 300 assunzioni nella sanità calabrese, scavalcando la normativa vigente, che stabilisce che per assumere nuovo p…

Pubblicato il: 15/05/2015 – 12:26
Assunzioni in sanità, la Cgil: «Rispettare la legge»

CATANZARO «La notizia secondo la quale si intende bandire un nuovo concorso per 300 assunzioni nella sanità calabrese, scavalcando la normativa vigente, che stabilisce che per assumere nuovo personale a tempo indeterminato si deve necessariamente prima attingere alle graduatorie già esistenti, ci lascia sorpresi, e certo non ci vedrà silenti. Crediamo che le leggi debbano essere rispettate, e che le norme parlino chiaro».

«Il maxiemendamento alla legge di stabilità per il quadriennio 2012-2015 – afferma Vincenzo Lacroce della segreteria provinciale Fp Cgil Catanzaro – obbliga le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 165/2001, a reclutare i dipendenti da assumere a tempo indeterminato in via principale, e prevalente, chiamando i vincitori inseriti all’interno delle graduatorie vigenti. L’obbligo di non effettuare i concorsi e scorrere le graduatorie scatta in particolare quando occorre assumere figure professionali previste dai bandi di concorsi ai quali si riferiscono le graduatorie medesime. Vogliamo ricordare che l’unica graduatoria è quella del 26 giugno 2009 pubblicata sul Burc, parte terza, numero 26 dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro”. Tutti gli ospedali e le aziende sanitarie della Calabria sono tenute, pertanto, a attingere a questa graduatoria che è l’unica vigente. Verrebbe anche risolto il problema degli infermieri della fondazione Campanella da poco licenziati».

«Dal punto di vista legislativo – continua – fa man forte anche una importante e recente sentenza della Corte di giustizia europea del 26 novembre 2014 che ha sanzionato lo Stato italiano per il reiterato ricorso ai contratti a tempo determinato. La Cgil chiede pertanto al dipartimento regionale Tutela della salute di attingere per le assunzioni previste alle graduatorie di personale già esistenti.

Vista anche la carenza di personale che registriamo in tutta la Calabria, accumulata a partire dal blocco del turnover, questo personale verrebbe comunque immesso immediatamente in servizio. Si eviterebbero così i tempi lunghi che ogni concorso porta con sé, senza parlare dei costi alti che un nuovo concorso determina, con un risparmio, quindi, di tempo e di risorse economiche. Alla graduatoria inoltre di tutto questo personale si attinge già per ferie e sostituzioni».

«Quindi – conclude – non si comprenderebbe neanche il perché non utilizzarla, visto che già è aperta. Aggiungiamo che le graduatorie di cui parliamo, si riferiscono al concorso indetto nel 2009, a cui hanno partecipato operatori della sanità provenienti da tutta la Calabria, proprio perché l’unico ospedale a bandirlo fu quello di Catanzaro. Quindi si darebbe la priorità a lavoratori originari e rappresentativi di tutte le province della regione».

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