Confagricoltura: «La priorità è il Psr»

LAMEZIA TERME Si è svolto oggi, nella sala convegni Cantine Statti a Lamezia Terme il seminario di approfondimento “Pac e Psr 2014/2020-mettiamoli a frutto” organizzato da Confagricoltura Calabria. All’incontro – dedicato interamente ai percorsi di sostegno e sviluppo del comparto agricolo e agroalimentare regionale anche alla luce della recente approvazione del Piano di sviluppo rurale che sarà inviato a Bruxelles – hanno partecipato il presidente del consiglio regionale Antonio Scalzo, i consiglieri Mauro D’Acri e Arturo Bova, il direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, il direttore di Arcea Maurizio Nicolai, l’Autorità di gestione del Psr Calabria e i dirigenti regionali e nazionali di Confagricoltura.
«Abbiamo sviluppato – ha dichiarato il presidente Statti – una lunga, corposa e responsabile riflessione su due elementi decisivi per il futuro dell’agricoltura italiana e calabrese; la riforma della politica agricola comunitaria – che in origine rischiava di essere incredibilmente dannosa per il nostro sistema agricolo nazionale – di fatto si è orientata, grazie al contributo dell’Italia e all’azione sindacale di Confagricoltura, verso direttrici di sviluppo che comporteranno in parte delle difficoltà ma, allo stesso tempo, schiuderanno tante altre possibilità per le aziende agricole serie, innovative e moderne».
«Poi naturalmente – ha aggiunto Statti – il tema che in questi giorni ci riguarda immediatamente e da vicino è quello del Piano di sviluppo rurale; siamo partiti da una condizione precisa e cioè dai rilievi mossi al documento calabrese in sede comunitaria ma il confronto sviluppato a Bruxelles dal dipartimento Agricoltura e dal consigliere regionale Mauro D’Acri ci ha consentito di giungere a una definizione del nuovo Psr che non esito a definire entusiasmante. Una definizione motivata da alcune semplici considerazioni, intanto per l’assoluta novità rappresentata da un presidente della giunta regionale che indica l’agricoltura come settore centrale e trainante per lo sviluppo calabrese, poi perché direttamente partecipa al confronto ed infine perché – grazie alla responsabilità delle organizzazioni di rappresentanza, alla disponibilità e competenza del dipartimento agricoltura, alla volontà di immaginare e realizzare scelte audaci – siamo stati in grado di condividere il nuovo Psr 2014/2020».
«Siamo certi – ha concluso il presidente di Confagricoltura – che con l’approvazione definitiva da parte di Bruxelles per l’agricoltura calabrese, con gli indirizzi verso l’ambiente, il ricambio generazionale, il sostegno alle filiere, la volontà di sostenere le aziende serie di questa regione, potrà aprirsi una nuova pagina di sviluppo e consolidamento del nostro sistema agricolo».