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Frode sui lavoratori svantaggiati, 4 denunce

CORIGLIANO CALABRO Corsi di formazione mai avvenuti e assunzione di persone svantaggiate, anche queste mai realizzate. Le Fiamme gialle di Corigliano Calabro, al termine di una complessa attiv…

Pubblicato il: 15/05/2015 – 5:43
Frode sui lavoratori svantaggiati, 4 denunce

CORIGLIANO CALABRO Corsi di formazione mai avvenuti e assunzione di persone svantaggiate, anche queste mai realizzate. Le Fiamme gialle di Corigliano Calabro, al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno denunciato quattro amministratori di tre società di capitali per i reati di truffa e frode in danno della Regione Calabria, nonché per reati fiscali, realizzati in concorso tra loro. Il modus operandi è quello classico che prevede utilizzo di fatture e altri documenti falsi, attraverso i quali viene travisata la vera gestione imprenditoriale, raffigurando una realtà ben diversa da quella effettiva, con indebita percezione di risorse erogate da un ente pubblico.

Nel caso specifico, il finanziamento è stato concesso a due società coriglianesi al fine di favorire l’incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati e/o diversamente abili nonché di formazione degli stessi. In capo a tali società sussisteva l’obbligo di assumere lavoratori a tempo indeterminato e, comunque, per un periodo non inferiore a 36 mesi, oltre a provvedere alla formazione degli stessi. Tuttavia le aziende, entrambe operanti nel settore dell’edilizia e riconducibili a un unico nucleo familiare, non rispettavano gli obblighi di legge inerenti la durata dei contratti di lavoro subordinato e facevano figurare l’avvenuta effettuazione di corsi di formazione in realtà mai posti in essere, avvalendosi della complicità di una terza società, qualificabile come “ente formatore”, che attestava fraudolentemente l’avvenuta esecuzione dei corsi, a mezzo fatture false. L’illecita condotta traeva in inganno la Regione Calabria che elargiva alle due società operanti nell’edilizia, finanziamenti pari a 714mila euro. Si venivano a configurare varie ipotesi di reato in concorso: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nonché del decreto legislativo 74/2000, prevedente specifiche ipotesi delittuose nel comparto dei reati tributati. Per tale indebito finanziamento è stata anche inoltrata apposita “notitia danni” alla Corte dei Conti di Catanzaro per il procurato ingiusto profitto conseguito dalle due società coriglianesi, a seguito delle risorse pubbliche erogate dalla Regione Calabria, per l’importo dei 714mila euro.

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