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Al voto sessanta comuni calabresi

COSENZA Sono sessanta i comuni della Calabria chiamati al voto alle prossime elezioni amministrative del 31 maggio. Vibo Valentia è l’unico capoluogo di provincia che eleggerà il nuovo sindaco, men…

Pubblicato il: 17/05/2015 – 14:22
Al voto sessanta comuni calabresi

COSENZA Sono sessanta i comuni della Calabria chiamati al voto alle prossime elezioni amministrative del 31 maggio. Vibo Valentia è l’unico capoluogo di provincia che eleggerà il nuovo sindaco, mentre gli altri comuni con un numero di abitanti superiore a quindicimila sono Lamezia Terme (Catanzaro), Castrovillari e San Giovanni in Fiore (Cosenza), Gioia Tauro e Siderno (Reggio Calabria). A Platì, centro del Reggino sciolto più volte per mafia, non si potrà andare al voto perché nessuno ha presentato liste, in questo caso proseguirà dunque la gestione commissariale. Nel catanzarese sono in tutto 14 le amministrazioni comunali da rinnovare: Amaroni, Andali, Carlopoli, Davoli, Girifalco, Gizzeria, Lamezia Terme, Martirano Lombardo, Montepaone, Palermiti, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Sorbo San Basile, Soverato, Taverna. Undici i comuni al voto nel cosentino: Campana, Castrovillari, Cerzeto, Cetraro, Grisolia, Papasidero, San Fili, San Giovanni in Fiore, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Piccolo, Tortora. Nel Crotonese le elezioni avverranno in soli due comuni: Rocca di Neto e Santa Severina. Nel reggino invece sono 23 i comuni che eleggeranno il nuovo sindaco: Anoia, Ardore, Bianco, Bruzzano Zeffirio, Casignana, Cinquefrondi, Delianuova, Giffone, Gioia Tauro, Maropati, Melipo di Porto Salvo, Molochio, Montebello Jonico, Pazzano, Polistena, Roccaforte del Greco, Samo, San Lorenzo, San Luca, Santo Stefano d’Aspromonte, Scilla, Siderno, Villa San Giovanni. Nel Vibonese i comuni sono dieci: Acquaro, Cessaniti, Ionadi, Limbadi, Monterosso Calabro, San Calogero, Spilinga, Vibo Valentia, Zaccanopoli, Zambrone. In sette comuni si torna al voto dopo il periodo di commissariamento conseguente allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, ovvero Ardore, Casignana, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico, San Luca e Siderno nel reggino, San Calogero nel vibonese. In altri quattordici comuni le amministrazioni non sono arrivate a scadenza naturale per altre ragioni. In proporzione, i comuni che tornano alle urne prima della scadenza naturale costituiscono un terzo del totale.

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