C’è una Calabria che ha voglia di riscatto e che non ha certo intenzione di nascondersi. Lo ha notato Nando Dalla Chiesa incontrando tre giovani studentesse della nostra regione che frequentano il primo master sulla corruzione in Italia. Nelle loro parole e nel loro futuro c’è il desiderio di diffondere ciò che la nostra terra ha di buono. Si tratta di Adelia Pantano di Conflenti (Catanzaro), Raffaella Perri di Sersale, in provincia di Crotone, e Valentina Barca di Crotone.
Hanno dai 24 ai 31 anni e hanno deciso di specializzarsi sull’anticorruzione. «Io sono orgogliosa di essere calabrese – dice Valentina al giornalista Nando Dalla Chiesa in un articolo pubblicato su Il fatto quotidiano –. La gente calabrese che non sta con i mafiosi si divide in due categorie: quella rassegnata e quella di chi vuole cambiare. Per orgoglio io sto in questa seconda categoria».
Valentina sta facendo una tesi dal titolo emblematico: “Cittadini attivi contro la mafia. Associazioni, media e beni confiscati a sostegno delle lotte per la legalità”. «Sono andata via dalla Calabria – ha detto – con rancore. Mi sembrava irredimibile. Poi sono tornata per fare il tirocinio universitario sui campi estivi di Isola Capo Rizzuto, nel bene confiscato alla storica famiglia degli Arena. E questa esperienza mi ha ridato la speranza. Vorrei diventare una brava ricercatrice su questi temi. Non so se sarà possibile, ma mi piacerebbe tornare a lavorare nella mia terra».
Anche Adelia vorrebbe fare qualcosa per la sua Calabria, ma sa che non è semplice. Anche quest’anno parteciperà a Lamezia a “Trame”, il festival dei libri contro le mafie: «Vorrei fare la giornalista, per denunciare, per raccontare. So che è difficile, ma intanto farò un tirocinio in un giornale».
Raffaella, laureata in Giurisprudenza a Pisa, ha messo nel cassetto l’idea di fare l’avvocato per dedicarsi all’anticorruzione: «Vorrei diventare un magistrato abile e cosciente nella lotta alla criminalità organizzata. Il mio ideale? Giovanni Falcone perché non si è mai arreso, perché non ha mai avuto paura».
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