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Asi, rigettata la richiesta d'interdizione per Frasca

COSENZA Il gip del Tribunale di Cosenza, Sergio Caliò, ha rigettato la richiesta di misura interdittiva nei confronti di Stefania Frasca, direttrice generale dell’Asi, il Consorzio di sviluppo indu…

Pubblicato il: 18/05/2015 – 10:08
Asi, rigettata la richiesta d'interdizione per Frasca

COSENZA Il gip del Tribunale di Cosenza, Sergio Caliò, ha rigettato la richiesta di misura interdittiva nei confronti di Stefania Frasca, direttrice generale dell’Asi, il Consorzio di sviluppo industriale, di Cosenza. Frasca è indagata, assieme all’ex presidente Diego Tommasi, in un’inchiesta che riguarda la gestione del Consorzio di sviluppo industriale. Nell’ordinanza emessa dal gip emerge che, «attesa la complessità e la completezza delle indagini, l’imponente clamore mediatico della vicenda e le iniziative politiche intraprese, non c’è pericolo di reiterazione delle condotte». Il legale di Frasca, l’avvocato Franz Caruso, ha anche impugnato l’ordinanza del gip che ha disposto il sequestro preventivo dei beni di Frasca per un valore di 110mila euro. I reati contestati sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e prendono in considerazione tutto il 2014. Gli indagati devono rispondere di reati erariali e penali. Nei giorni scorsi il direttore ha reso interrogatorio davanti al gip fornendo la sua spiegazione dei fatti contestati. Le indagini si stanno concentrando anche sul contratto di Frasca che secondo l’accusa – rappresentata dal pm Domenico Assumma – sarebbe stato prorogato illecitamente in virtù di una falsa documentazione prodotta.
Tra i beni sequestrati dal personale della guardia di finanza – guidato dal comandante provinciale, il colonnello Giosuè Colella – ci sono un immobile e diversi conti correnti bancari.
Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni la direttrice del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione.

La Procura è intenzionata a fare appello contro la decisione del gip sul rigetto della richiesta di interdizione dai pubblici uffici.

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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