La richiesta, avanzata dal sindaco Abramo al presidente della Regione Oliverio, di denominare “Palazzo degli Itali” l’imponente edificio che accoglierà tutte le strutture di governo regionale, è un atto per il quale esprimiamo soddisfazione, anche perché su tale intitolazione abbiamo profuso non poche energie che hanno ispirato la richiesta di intitolazione inoltrata alla commissione Toponomastica comunale e hanno condotto all’esito favorevole del sondaggio indetto dal Comune di Catanzaro.
Sono anni, infatti, che abbiamo colto il profondo significato, anche simbolico, connesso alla realizzazione della nuova sede della giunta regionale a Catanzaro, la cui inaugurazione speriamo avvenga al più presto.
Noi confidiamo che nel “Palazzo degli Itali” la Calabria possa trovare un nuovo modello di efficienza e di efficacia per la sana amministrazione, per la crescita economico-sociale e per lo sviluppo della nostra regione, nello stesso modo con cui auspichiamo che Catanzaro riesca finalmente a dare definitiva concretezza al suo ruolo di città guida della Calabria e che, una volta per tutte, venga spezzata la catena di scippi e attacchi che ancora oggi vengono sferrati contro il suo capoluogo.
L’intera regione non potrà fare a meno di prendere coscienza che ai lati di viale Europa, la lunga arteria che congiunge la città alta con il quartiere marinaro, è ormai nato il vero polo direzionale della Calabria. Il Policlinico universitario, la facoltà di Medicina e quella di Giurisprudenza, il Comalca, la sede della Protezione Civile, numerose importanti attività produttive ed il costruendo nuovo ospedale regionale – purtroppo ancora in questi giorni oggetto di inammissibili scorrerie politiche – fanno da contorno alla prestigiosa sede della giunta regionale che, richiamando la Calabria e Catanzaro con la sua forma a “C”, non poteva ambire a denominazione più appropriata in quanto affonda le proprie fondamenta in quello stesso suolo dove vissero Italo e le sue genti che popolavano l’istmo di Catanzaro. Ed è proprio nella dedica a questa stirpe e, implicitamente, al suo mitico re eponimo che troviamo l’alto contenuto simbolico dell’intitolazione del Palazzo della giunta regionale in quanto, sia le fonti letterarie classiche che le recenti campagne di scavo archeologico, concordano nel tramandare che Italo realizzò nell’istmo di Catanzaro la prima forma di società stanziale, piantando il seme da cui germogliarono le primordiali idee di unificazione, condivisione, fratellanza e, soprattutto, di identificazione di un popolo con un determinato territorio.
Il polo direzionale catanzarese rappresenta, pertanto, la riconquistata centralità di Catanzaro su tutto il territorio regionale e porta in sé il senso dell’ineluttabile predestinazione e del compimento logico e naturale di un ciclo, iniziato in età protostorica sotto il segno di una fase evolutiva dei nostri progenitori itali e proiettato nel futuro con i migliori auspici per le prossime generazioni di calabresi.
*Presidente Osservatorio per il decoro urbano di Catanzaro
